31 Ottobre 2020
13:06
Dalla piazza l’appello disperato dello sport: “Fateci lavorare”. Il sindaco: “Siamo con voi, non disuniamoci”
ALESSANDRIA – Circa 200 persone, in rappresentanza di decine di realtà sportive, hanno popolato piazza della Libertà ad Alessandria questo sabato mattina, 31 ottobre 2020. Un mondo in lutto per le nuove disposizioni del dpcm che ha limitato o addirittura bloccato le attività e con la prospettiva di misure che non lasciano presagire nulla di buono per il settore. Per Alessandria si tratta della terza manifestazione nel giro di pochi giorni, la seconda autorizzata. Scuole di danza, palestre, realtà calcistiche hanno chiesto “solo di lavorare” e di poter “ritrovare la dignità“. Un appello accorato rivolto anche la sindaco di Alessandria, non senza passaggi aspri, a dimostrazione di un clima che comincia a farsi teso nel tessuto sociale. Qualcuno dei manifestanti ha infatti invitato a produrre fatti, perché “la guerra va combattuta anche nel comune di appartenenza“, ma Gianfranco Cuttica di Revigliasco non si è tirato indietro e ha chiarito che oggi le amministrazioni comunali “possono fare poco se non stare vicino alla comunità visto che le decisioni vengono prese dal governo“. Il sindaco ha spiegato che adesso più che mai è necessaria compattezza tra i cittadini e chi li rappresenta e ogni scatto in avanti da parte delle amministrazioni “finirebbe solo per essere un gesto da bulli che squalifica una città e non produce nulla“. “Alessandria è vicina ai cittadini e per quanto è possibile continuerà – ha concluso Cuttica – a portare avanti le istanze della protesta“. Una linea condivisa dall’assessore allo sport Piervittorio Ciccaglioni, convinto della bontà del lavoro fatto finora e “vicino a tutti coloro che protestano per sostenerli come è sempre accaduto”.
La protesta ha spiegato anche il valore dello sport, non solo sul fronte economico. “Fare sport vuol dire rimanere in salute e anche combattere il virus” hanno raccontato i rappresentanti del mondo sportivo che non intendono rimanere fermi. L’intenzione infatti è di dare vita a una delegazione che parli col Governo di una situazione non più tollerabile. Intanto al termine della manifestazione tre esponenti di altrettante associazioni hanno presentato le istanze del mondo sportivo al Prefetto che si farà portavoce della difficile situazione vissuta dalla categoria.