3 Novembre 2020
14:35
Emergenza Covid-19, Icardi: “L’obiettivo del Piemonte è ridurre i ricoveri”
TORINO – Contenere il numero dei ricoveri per non far soccombere il sistema sanitario piemontese. Questo perché “con questo incremento nessun sistema sanitario al mondo, non dico il Piemonte, può reggere”, ha spiegato l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, nel corso della sua informativa in Consiglio regionale. Ecco che bisogna “cercare di curare a domicilio tutti coloro per i quali è possibile farlo”.
Icardi ha spiegato che in questo momento “si fanno molti ricoveri e i tecnici ritengono che molti casi potrebbero però essere trattati a domicilio. Il Veneto ha addirittura fatto un’ordinanza in questo senso: noi abbiamo l’accordo integrativo con i medici”. Come esempio da seguire l’assessore ha citato quello di Ovada dove “il progetto Covid-Home prevede che all’accesso al pronto soccorso si facciano approfonditi esami e chi può viene rimandato a casa, quindi seguito dalla medicina territoriale e dalle Usca. In questo modo si è registrato una diminuzione dei ricoveri del 50 per cento”. Oggi “Sulla base delle curve di contagio e delle proiezioni a sette giorni, in Piemonte emerge che ogni 100 sintomatici in più si devono attendere entro pochi giorni 16 ricoveri ordinari, e ogni 100 ricoveri ordinari ce ne sono 16 in terapia intensiva“.
Sempre in quest’ottica Icardi ha ricordato appunto che “il 13 maggio è stato siglato l’accordo con i medici di medicina generale, che ha moltiplicato capillarmente la possibilità di intercettare il virus sul territorio. Abbiamo messo diversi milioni su questo contratto integrativo”. Questo perché il carico degli ospedali alla data di ieri ha fatto registrare “3187 posti occupati per il Covid su una disponibilità di 5580. L’incremento nelle TI è lineare. Non si sta assistendo a un incremento rapido, ma a una costanza di aumento. Tuttavia con questi numeri nessun sistema sanitario al mondo può dare una risposta certa per lungo tempo”.
Icardi ha anche spiegato che rispetto alla prima ondata, oggi abbiamo pressione sui posti ordinari e meno su quelli di terapia intensiva: “L’andamento dei ricoveri ordinari mostra incremento dal 16 agosto. Sino a quel punto eravamo a 2 posti letto occupati. Nel periodo estivo i casi erano in maggioranza importati (il 59 percento), cioè avvenuti altrove. Dal 14 settembre è ricominciato l’aumento esponenziale”.