Autore Redazione
venerdì
13 Novembre 2020
01:36
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Cronaca - Alessandria

“Medici di famiglia esposti al covid e capro espiatorio di un sistema in crisi”

“Medici di famiglia esposti al covid e capro espiatorio di un sistema in crisi”

ALESSANDRIA – “Non abbiamo un dispositivo di protezione se non mascherine e guanti che compriamo noi mentre il 118 va con le ambulanze, gli infermieri e due autisti, le Usca vanno con l’ambulanza, l’infermiere e l’autista“. Mauro Cappelletti, Presidente dell’Ordine dei Medici di famiglia della provincia di Alessandria, dopo la morte del collega Giorgio Drago, denuncia con amarezza la difficile situazione in cui si trova l’intera categoria, spesso nell’occhio del ciclone per l’emergenza covid. Un settore che sta pagando in prima persona una situazione sempre più grave come testimoniano anche due medici ricoverati a Novi dopo aver contratto il covid. “I medici di famiglia – spiega – assistono i 1.100 mutuati che continuano ad avere le malattie che ci sono sempre state e che non spariscono certo per il covid. Poi occorre seguire tutte le pratiche burocratiche introdotte per la crisi”.

Sotto sforzo ma con minore benevolenza nei loro confronti i medici di famiglia spiega ancora il presidente, si trovano ad accollarsitutte le visite dei cittadini visto che le attività ambulatoriali sono sospese“. “Il risultato è che i componenti dell’ordine sono al telefono tutto il giorno e non riescono a far fronte a tutte le richieste e in più c’è una campagna mediatica che non tiene in considerazione le difficoltà di una categoria esposta al massimo. Noi da tempo stiamo cercando di spiegare questo scenario ma dobbiamo continuare a lavorare per aiutare i cittadini. L’impressione conclude amaro Cappelletti – è che si voglia creare un capro espiatorio da dare in pasto all’opinione pubblica“.

 

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