11 Novembre 2020
16:53
Situazione infermieri e oss “sta precipitando vertiginosamente”
PIEMONTE – In questa seconda ondata del covid le cose stanno “precipitando vertiginosamente“. Lo dice la Fials, Federazione italiana autonomie locali e sanità, in una nota in cui denuncia “ore su ore di straordinari, ferie accumulate e non godute, turni massacranti da oltre 12 ore giornaliere, demansionamento e dequalificazione professionale per gli infermieri” durante la prima ondata e in peggioramento in queste settimane. “Leggiamo di bandi e avvisi per reclutamento di personale, con la specifica indicazione che: ‘In assenza di infermieri, ad esempio, le ASR dovranno procedere a contrattualizzare altre figure di supporto, secondo i profili professionali opportuni e, qualora indispensabile, medici, secondo le necessità assistenziali‘”.
Ad aggravare la situazione “avvisi di ‘Manifestazione d’interesse per operatori disponibili a prestare assistenza nelle strutture socio-sanitarie per pazienti Covid’ in cui possono candidarsi persino persone senza alcun titolo formativo o professionale, basta solo aver svolto ‘per almeno sei mesi assistenza al domicilio di anziani non autosufficienti e disabili con regolare contratto di lavoro’. E adesso, come ciliegina sulla torta, ‘si dispone per il personale di tutti i ruoli in servizio presso le aziende sanitarie regionali, che a decorrere dal’11.11.2020, tutti i congedi ordinari e recupero ore sono sospesi fino a diversa disposizione’, così che svaniscono le uniche speranze del personale stesso di poter recuperare le energie psico-fisiche, visto che in molti saltano già i riposi, con conseguente maggiore rischio di ammalarsi. Siamo stati comprensivi sul fatto che si tratta di un’emergenza pandemica di dimensioni mondiali, siamo stati collaborativi nei mesi di Marzo e Aprile, ma non possiamo accettare le attuali condizioni lavorative in cui versa il personale sanitario tutto. La salute del personale è a rischio, quella dei pazienti pure. Ogni dipendente delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale è formato e qualificato per lo specifico ruolo per il quale è stato assunto: l’infermiere non può fare il medico, tantomeno l’OSS; Il medico non può fare l’infermiere; l’OSS non può fare l’infermiere; peggio ancora, pensare di “raccattare” persone senza alcun titolo per svolgere mansioni assistenziali. E non siamo noi di FIALS a stabilirlo, ma è la LEGGE, e la legge non si può e non si deve infrangere“.
La situazione attuale “è il risultato di anni ed anni di tagli alla sanità. Una sanità smembrata, ridotta allo stremo delle forze, non più all’altezza di soddisfare le esigenze della popolazione, che è l’unica che ci rimette maggiormente. Mancano posti letto, mancano Infermieri e Oss. Si poteva, anzi, si doveva fare di più, soprattutto in previsione di questa seconda ondata. Riteniamo sia necessario e indispensabile garantire la salute e i servizi alla popolazione, e per farlo c’è bisogno di personale sanitario formato e qualificato. Bisogna dare un segnale forte a supporto di tutto il personale sanitario che di fatto, in questi mesi e non solo, ha retto il Sistema Sanitario Regionale con sofferenza e privazioni personali che hanno segnato le loro vite“.