Autore Redazione
giovedì
12 Novembre 2020
11:40
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Cronaca - Alessandria

Crisi covid e lockdown: “L’11% delle piccole imprese italiane rischia di sparire nel 2021”

Crisi covid e lockdown: “L’11% delle piccole imprese italiane rischia di sparire nel 2021”

ITALIA – Nel 2021 oltre l’11% del totale delle piccole imprese italiane rischia di sparire. Il dato allarmante arriva dal «2° Barometro Censis-Commercialisti sull’andamento dell’economia italiana» illustrato questa mattina, 12 novembre 2020. Il lockdown ha provocato un tracollo dei fatturati come spiegato dal 32,5% dei commercialisti. I professionisti hanno registrato, in più della metà della clientela, una perdita di liquidità superiore al 50% nell’ultimo anno (il dato scende al 26,2% tra i commercialisti che seguono imprese di maggiori dimensioni). Sono cioè 415.000 le piccole imprese che oggi dispongono di meno della metà della liquidità di un anno fa.

Circa 460.000 piccole imprese italiane, quelle con meno di 10 addetti e con fatturati sotto i 500mila euro, potrebbe terminare la propria attività nel nuovo anno. Per attenuare uno scenario così fosco, secondo i commercialisti, è necessario agire subito nonostante le misure del Governo siano state giudicate nel complesso positivamente. Il 79,9% dei commercialisti auspica più chiarezza nei testi normativi, il 76,7% chiede tempestività nei chiarimenti sulle prassi amministrative, il 70,7% molti meno adempimenti, il 67,2% una migliore distribuzione delle risorse pubbliche tra i beneficiari, il 61,1% una più efficace combinazione delle misure adottate, il 58,4% un taglio netto dei tempi necessari per l’effettiva erogazione degli aiuti economici, il 49,9% ritiene necessari stanziamenti economici più consistenti. Se gli strumenti di sussidio per i diversi beneficiari vengono promossi, viene però bocciata l’effettiva applicazione delle misure a causa dei detriti burocratici che rallentano tutto. Occorre snellire gli adempimenti burocratici e i passaggi formali per rendere gli interventi più efficaci: questo chiedono i commercialisti, convinti che le imprese vadano aiutate a resistere oggi, per non morire e per ripartire domani.

In uno scenario futuro indecifrabile per il 40,7% dei commercialisti ci vorrà molto tempo per uscire dalla crisi, il 26,9% ritiene che occorrerà adattarsi subito alle nuove condizioni o non ci sarà crescita, il 24,2% pensa che molti settori vitali siano ancora in difficoltà.

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