Autore Redazione
lunedì
16 Novembre 2020
08:36
Condividi
Cronaca - Alessandria

In pochi, a casa e attenzione ai dati: come scongiurare il lockdown a Natale

In pochi, a casa e attenzione ai dati: come scongiurare il lockdown a Natale

ROMA – È da metà settembre che dagli scranni del Governo si alza all’unisono lo stesso mantra: “Restiamo a casa ora per salvare il Natale“. Ma che 25 dicembre sarà quello che andremo a vivere tra poco più di un mese? Partiamo da un presupposto: il 3 dicembre scade l’ultimo Dpcm che aveva suddiviso l’Italia in zone a seconda dei dati relativi alla diffusione del contagio. Alcuni giorni prima il Governo, tuttavia, si riunirà per stabilire le successive norme. Che saranno più o meno stringenti a seconda dei dati che il Paese farà registrare in queste ultime settimane.

Certo sarà un “Natale responsabile e rigoroso” come ormai si sente ribadire da giorni. Lo shopping per gli acquisti natalizi sarà contingentato come sta già avvenendo, specialmente nelle grandi città e in particolare nel weekend. Questo potrebbe succedere anche nelle zone gialle a rischio moderato. Al contrario per il cenone – o pranzo – ci saranno raccomandazioni e non divieti. Tra questi l’utilizzo della mascherina quando si conversa, posti distanziati il più possibile, pranzi e cene unicamente con i parenti di primo grado (non più di sei) “anche a tutela delle persone più fragili” che vivono con noi.

La tendenza è quella di lasciare maggiore libertà agli italiani chiedendo grande responsabilità e senso civico. Perché dopo le feste si faranno i conti con quelli che sono i dati del contagio. Che in caso di risalita importante potrebbero portare a nuove restrizioni. Più volte il Governo ha parlato di un lockdown nazionale solo come ultima arma per bloccare il virus. Intanto in Piemonte le misure restrittive regionali e centrali volute da Roma sembrano fare il loro effetto. Per tre giorni consecutivi, infatti, si è verificato un calo di contagi passando dai 5258 del venerdì, ai 4.471 del sabato sino ai 3.682 della domenica. Il tutto a fronte di un numero di tamponi più o meno in linea con gli altri giorni.

Condividi