18 Novembre 2020
13:11
Giornale di Brescia via da facebook per troppi commenti violenti. Il parere di Andrea Boscaro
ITALIA – Da “alessandrino espatriato“, leggo con assiduità le notizie che riguardano la provincia: è un modo immediato di sentirmi a casa, è un’occasione di chiacchiera sull’attualità con i miei familiari ed amici quanto torno. Nel tempo poi, ho preso a dedicare lo stesso tempo – a volte, seguendo un istinto che ha tratti masochisti, lo ammetto – a leggere i commenti dei miei concittadini sui Gruppi Facebook locali, sotto i post dei miei amici in città ed ovviamente sulla Pagina di Radiogold.
È per questo che ho appreso con tristezza la notizia che un giornale simile al nostro – il Giornale di Brescia – ha deciso di chiudere la Pagina Facebook nonostante che il social network rappresentasse il 16% degli accessi al sito con il relativo impatto sui contatti pubblicitari e dunque sulle risorse che permettono al giornale di mantenersi.
La tristezza è dettata dal fatto che per colpa di pochi – benché, sempre più, pochi organizzati e determinati – che non si accorgono del livello di violenza che traspare dalle loro parole, i molti, noi lettori, perdano un’occasione di confronto. Per fortuna, non si perderà però la possibilità di informarsi perché, grazie al cielo, ci sono molte forme per seguire le notizie di un giornale e di un sito web.
La scelta del Giornale di Brescia, che mi auguro Radiogold non debba mai essere costretta a valutare, non è però un fallimento del giornale, ma di Facebook oltre che ovviamente di chi è stato protagonista di tali episodi.
Dopo anni di adesione al principio del “free speech”, della libera espressione del proprio pensiero – forse anche perché funzionale ad eccitare gli animi di fronte a temi divisivi e quindi accrescere la partecipazione online alle relative discussioni – il social network ha nel corso di ottobre sospeso il suggerimento dei Gruppi dedicati alla salute ed annunciato la censura di post antisemiti o volti a negare l’Olocausto. Chissà però se non abbia deciso di chiudere la stalla quando i buoi sono nel frattempo già scappati.
Il Giornale di Brescia chiuderà la sua Pagina Facebook, ma in ogni caso non lascerà Facebook: i suoi pezzi continueranno ad essere condivisi e commentati da parte dei lettori e c’è da sperare che, almeno in parte, questo continui a produrre accessi al sito e risorse pubblicitarie per la prosecuzione della sua attività giornalistica e di racconto del territorio.
Rimane l’interrogativo su come difendere la possibilità dei lettori di confrontarsi sulle notizie locali – quelle che più ci toccano – e, di fronte a questo interrogativo, è lecito domandarsi se un diverso uso di Facebook di quella testata giornalistica (ad esempio con un Gruppo soggetto ad approvazione dei partecipanti o come Pagina con contenuti meno sensibili) non avrebbe potuto limitare l’impatto della perdita di accessi che questa decisione produrrà.
Come lettori ci auguriamo che non sia in ogni caso un addio, ma un arrivederci perchè ogni occasione che abbiamo in meno di leggere una notizia, è un’opportunità in meno di sentirci parte di una comunità. E grazie a chi ci consente, anche in questo momento, di esserlo.