24 Novembre 2020
16:05
Icardi spiega perché Raviolo nuovo commissario: “Un aiuto per ridurre la pressione su attività ordinaria”
PIEMONTE – L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, ha risposto oggi pomeriggio al consigliere regionale, Domenico Ravetti. L’esponente del Pd ha chiesto conto della nomina del nuovo commissario straordinario, Mario Raviolo, chiamato a gestire l’emergenza covid all’interno dell’ospedale di Alessandria. Ravetti, attraverso la sua interrogazione, ha voluto capire perché “si è scelto di commissariare la struttura“ e non di procedere con un affiancamento.
Icardi ha replicato manifestando innanzitutto stupore per la polemica letta sui giornali. “Le valutazioni fatte dal Pd su Raviolo sono state un po’ offensive“, ha puntualizzato subito Icardi, convinto della competenza del neocommissario, “un tecnico di altissimo valore in grado di dare grande aiuto all’ospedale di Alessandria”. La nomina di Raviolo, ha specificato l’esponente delle giunta, è stata adottata “a supporto e affiancamento dell’ospedale di Alessandria“, una decisione “molto importante per garantire alla struttura di operare al meglio anche per il ruolo che ricopre l’azienda, ospedale Hub“. Icardi ha giustificato la nomina di Raviolo ricordando che una scelta analoga era stata fatta anche in altre situazioni “per mettere tutte le migliori risorse a disposizione dei territori, come fatto a Cuneo, Vercelli e anche, a marzo, ad Alessandria con l’Asl“. Nessun un atto di sfiducia nei confronti dell’Aso come non lo fu a marzo per l’Asl, ha aggiunto l’assessore ma solo la volontà di “ridurre la pressione sull’attività ordinaria e incrementarla, come per esempio per l’oncologia che ci risulta sia stata sospesa“. “Sia Raviolo che Ghiselli sono professionisti validi che daranno un contributo fattivo e forniranno un collegamento con l’Unità di crisi” e in questo senso la designazione di Raviolo “coincide con l’apertura della nuova struttura a Torino visto che Alessandria ha generosamente accolto in queste settimane pazienti torinesi. Non ci sono questioni di gravità, di mancanze o sfiducie nei confronti dlel’azienda ma un vero e proprio aiuto che permetterà di liberare l’ospedale di Alessandria dalle incombenze covid“. Ravetti, prendendo atto della risposta, spera ora “per tutti noi che i problemi vengano affrontati per tempo e risolti”.