Autore Redazione
domenica
29 Marzo 2015
08:55
Condividi
Cronaca - Alessandria

Aggredisce un giovane per rapinarlo e poi fugge. I poliziotti lo ritrovano nella casa che aveva incendiato

Aggredisce un giovane per rapinarlo e poi fugge. I poliziotti lo ritrovano nella casa che aveva incendiato

ALESSANDRIA – Solo alcuni giorni fa, un cittadino marocchino pluripregiudicato, aveva incendiato un alloggio popolare ad Alessandria ed era stato arrestato dalla Polizia di Stato. Ieri l’uomo (A.F.), è tornato in manette per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto è nato dopo la segnalazione di un giovane cittadino italiano che ha raccontato all’Ispettore della Polizia, in servizio con altre forze dell’ordine nel centro di Alessandria, l’aggressione appena subita ai giardini della stazione. Una persona, secondo la testimonianza del cittadino, lo aveva avvicinato in maniera aggressiva e con il collo di una bottiglia rotta aveva preteso il denaro. L’atteggiamento del cittadino marocchino era divenuto poi più rabbioso al rifiuto di consegnare i soldi: l’aggressore ha infatti preso una lattina di birra, tagliandola a metà per usarla come arma. Con quello strumento affilato ha quindi iniziato a colpire più volte la vittima, tagliandogli in più parti il giubbotto e i pantaloni e promettendo di ucciderlo se non avesse consegnato il denaro. Fortunatamente però il ragazzo è riuscito a fuggire e a farsi soccorrere dal titolare di un chiosco vicino e poi ad avvertire l’Ispettore della Polizia, innescando le ricerche.

Le Volanti hanno perlustrato la zona e grazie anche alle testimonianze dei presenti, hanno subito imboccato via Trotti dove il rapinatore era stato visto fuggire. L’uomo in effetti è stato intercettato in quella strada ma ha poi fatto perdere le sue tracce. I poliziotti però hanno subito identificato il soggetto, protagonista, cinque giorni prima (si legga QUI), dell’incendio dell’alloggio Atc in via Verona. Per questo hanno provato poco dopo a raggiungere l’abitazione, per di più messa sotto sequestro, immaginando che quello potesse essere il suo rifugio. La supposizione dei poliziotti si è in effetti dimostrata corretta. Gli agenti infatti hanno recuperato il cittadino marocchino proprio in quell’appartamento in cui per di più si era introdotto rompendo i sigilli. Alla Polizia, con il volto coperto da tagli, ha raccontato di aver appena avuto una colluttazione senza comunque giustificare la ragione. La già difficile posizione dell’uomo si è aggravata in Questura per la sua reazione all’arresto e per le minacce perpetrate agli agenti.

Riconosciuto attraverso le foto segnaletiche dalla vittima, il cittadino marocchino è stato arrestato e portato nella Casa Circondariale di Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Condividi