Autore Redazione
venerdì
4 Dicembre 2020
15:22
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Cronaca - Alessandria

Oltre 50 tonnellate di rifiuti pericolosi pronti per l’esportazione: carico bloccato ad Alessandria

Oltre 50 tonnellate di rifiuti pericolosi pronti per l’esportazione: carico bloccato ad Alessandria

ALESSANDRIA – Sono 54.500 i chili di rifiuti pericolosi sequestrati negli ultimi mesi dalla Dogana di Alessandria. A questa operazione sono seguite anche cinque denunce distinte a carico di nove persone delle quali una di cittadinanza italiana, sei ghanese, una egiziana e una nigeriana. I reati sono stati scoperti attraverso attività di controllo su una serie di spedizioni di merci containerizzate provenienti da diverse parti del territorio nazionale e destinate a Paesi dell’Africa subsahariana.

Le verifiche condotte dal personale hanno consentito di accertare come all’interno dei container utilizzati per il trasporto fossero presenti non solo le merci indicate nelle dichiarazioni doganali presentate ma anche rifiuti pericolosi. Occultati fra parti di ricambio per auto di varia natura (volanti, cruscotti, portiere, paraurti, sedili, molle, soffioni da camion) sono stati rintracciati un ingente quantitativo di rifiuti ricavati dalla demolizione di veicoli. Tra questi c’erano impianti frenanti, sospensioni, balestre, ammortizzatori e piantoni da sterzo. Sono stati rinvenute anche altre categorie di rifiuti pericolosi, alcune delle quali connesse al mondo dell’autotrasporto (motopropulsori non bonificati ed ancora contenenti olii minerali, pneumatici usati deformati o danneggiati e non più utilizzabili a qualsivoglia fine, eliche navali) oltre a rifiuti derivanti da attività industriali, quali macchine industriali ed idropulitrici.

L’attività dei funzionari doganali ha, inoltre, consentito di stroncare sul nascere un ulteriore tentativo di esportazione illecita di RAEE, ossia rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, non correttamente gestititi dal punto di vista ambientale: nello specifico, si trattava di generatori, televisori, ferri da stiro e autoradio. L’analisi della documentazione presentata a corredo delle dichiarazioni di esportazione, incrociata con le informazioni contenute all’interno delle banche dati specialistiche alle quali i funzionari di ADM hanno istituzionalmente accesso, ha permesso di comprovare la mancanza, per tutti i rifiuti rinvenuti, sia dell’autorizzazione ambientale alla loro gestione da parte dell’impianto di provenienza sia l’assenza della prescritta preventiva notifica di spedizione verso l’estero. Le spedizioni sono state sequestrate.

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