Autore Redazione
martedì
31 Marzo 2015
17:08
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Cronaca - Alessandria

Lombardi rammaricato “le cause dell’incidente al polo chimico ancora da chiarire”. Intanto si pensa a un piano comunicazione per “la prima ora”

Lombardi rammaricato “le cause dell’incidente al polo chimico ancora da chiarire”. Intanto si pensa a un piano comunicazione per “la prima ora”

ALESSANDRIA – “La mia preoccupazione è che se questo inconveniente si determinasse in un reparto che tratta componenti pericolosi per la salute, allora ci sarebbe un impatto cui è meglio non pensare“. L’assessore all’ambiente del Comune di Alessandria, Claudio Lombardi, è preoccupato dal fatto che, al momento, non sono ancora state chiarite le cause dell’incidente avvenuto ad Arkema lunedì mattina. Il dato è emerso dall’incontro che si è svolto, ieri pomeriggio, nella Sala Giunta del Comune di Alessandria alla presenza dell’assessore all’Ambiente e Protezione Civile, Claudio Lombardi, del presidente della Commissione Consiliare Ambiente, Daniele Coloris, del dirigente servizio Ambiente comunale, Giampiero Cerruti, il responsabile della protezione Civile Comunale, Cristina  Sinelli, dei dirigenti della Provincia di Alessandria, Claudio Coffano e Dante Ferraris, dei funzionari di ARPA AL, Donatella Bianchi e Davide Guasco, e per la ditta ARKEMA, del’amministratore delegato, Giulio Cocco, il direttore dello stabilimento, Nicola Tei, il direttore di Arkema HSE, Alessandro Fabris.

La preoccupazione – ha spiegato ai microfoni di Radio Gold News Lombardi – è che, non avendo ancora capito le cause, al momento, ci è andata bene che tutto è successo in un impianto senza impatti pericolosi per l’esterno dal punto di vista delle sostanze rilasciate. Se succede in un impianto diverso il timore aumenta. Per questo ci siamo lasciati con l’impegno di comunicare le cause dell’incidente appena scoperte“. Lombardi ha concluso spiegando di “essere soddisfatto dell’esito di questo incontro che ci ha consentito di evidenziare come non vi sia stato alcun problema per la salute pubblica. Mi rammarico che  non siano ancora state individuate le cause che hanno determinato lo scoppio e auspico un impegno particolare da parte dell’azienda nell’accertamento in modo da poter effettuare interventi migliorativi al ciclo produttivo così che tali incidenti non abbiano a ripetersi. Infatti, oggi, questo episodio non ha avuto conseguenze, ma se si verificasse in impianti trattanti prodotti più pericolosi potrebbe avere effetti estremamente dannosi, sia all’interno che all’esterno dello stabilimento. L’amministrazione apprezza l’opportunità di impiego che il Polo Chimico offre, ma è altresì primaria la necessità che questa attività si svolga in maniera sicura e senza impatto alcuno sulla salute sia dei lavoratori che dei cittadini di Spinetta e dintorni”.

Tra i temi affrontati anche quello della comunicazione. Il fatto di lunedì ha aumentato la consapevolezza della necessità di comunicazioni rapide e incisive per informare ma anche tranquillizzare i cittadini. La riunione di ieri pomeriggio in Comune ad Alessandria tra istituzioni e dirigenti di Arkema ha indotto l’assessore all’ambiente Claudio Lombardi a pensare a un piano di comunicazione tempestivo. Un approccio necessario, ha spiegato, soprattutto nella prima ora dell’eventuale emergenza, quando occorre chiarire l’entità dell’accaduto. Su questo aspetto si concentrerà lo sforzo di Palazzo Rosso, intenzionato a seguire con attenzione le prossime tappe di chiarimento attese dalla ditta. Arkema infatti domani, in commissione ambiente fornirà una relazione rispetto al caso avvenuto lunedì. 

“C’è un discorso di informazione e di allerta della popolazione che dovremo affrontare – ha spiegato il presidente della Commissione Ambiente del Comune, Daniele Coloris. Qui ci sono due livelli e cioè la comunicazione che fa gli organi di stampa, e questo è un aspetto, ma poi ci sono le istruzioni da dare ai cittadini. Questo dobbiamo vederlo rispetto al piano di emergenza. Stiamo cercando di fare il prima possibile un quadro completo ma anche giusto“. 

Rispetto all’incidente l’ Ing. Tei ha spiegato che, alle 8.35, ha interessato il reparto Perossidi Organici-Formulati in Polvere. Si è trattato di incidente identificato da subito come non impattante sull’esterno, né sui reparti interni di Solvay sia dal punto di vista della sicurezza che dell’inquinamento atmosferico. Le cause che hanno provocato l’incidente non sono state ancora accertate. In 30-35 minuti è stato estinto dai VVFF interni. I VVFF “esterni“ hanno in seguito contribuito al raffreddamento dell’impianto surriscaldato. L’ARPA, intervenuta con tempestività appena informata, ha illustrato i risultati dei controlli effettuati in atmosfera a partire dalle 10 della mattina in varie zone di Spinetta tenendo conto della direzione dei venti. I dati hanno mostrato valori non eccedenti quelli usuali sia come VOC (composti organici volatili) che come polveri sottili. ARPA ritiene, quindi, che non vi sia stato impatto alcuno sulla salute dei cittadini a seguito della fuoriuscita dei prodotti di combustione dell’incendio.

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