Autore Redazione
lunedì
7 Dicembre 2020
10:25
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Cronaca - Valenza

Pignoramenti a Valenza: Scintille tra minoranza e Amministrazione

Pignoramenti a Valenza: Scintille tra minoranza e Amministrazione

VALENZA – Toni accesi per la questione dei pignoramenti a Valenza nei confronti dei cittadini che non hanno provveduto al pagamento della Tari o della Tia nei tre anni tra il 2013 e il 2015. La questione era già emersa durante il consiglio comunale del 30 novembre e in quella sede l’amministrazione aveva spiegato che le procedure legali erano state avviate dalla passata amministrazione. Una spiegazione indigesta però al Partito Democratico che ha attribuitointeramente alla nuova amministrazione la situazione venuta a galla in questi giorni“.
Per l’opposizione infatti “il pignoramento applicato agli inadempienti è un atto amministrativo dovuto“, ma “in occasione dell’emergenza Covid, sono stati messi in atto strumenti normativi che permettono ai cittadini debitori di concordare con gli uffici un piano di rientro“. Strumenti che, rileva ancora il Pd, “applicati dalla passata amministrazione, a differenza di quella attuale, grazie a una delibera della giunta Barbero“. A questo si aggiunge il fatto che il Decreto del 10 maggio 2020 “aveva già previsto il blocco dei pignoramenti fino al 15 ottobre“, prolungato poi al 31 dicembre 2020. Una situazione ignorata e “non recepita dall’attuale giunta“, contesta la minoranza.

Le contestazioni però, ha replicato l’assessore al Bilancio, Luca Merlino, non avrebbero motivo d’essere perché “le ingiunzioni di cui si parla in questi giorni sono riscossioni dirette che quindi non rientrano nella sospensiva del decreto che invece parla di riscossione da parte di agenti terzi“. Merlino poi ha voluto specificare la disponibilità dell’amministrazione nel gestire “le situazioni più critiche“. “Abbiamo parlato con diverse persone in questi giorni – ha aggiunto – e abbiamo spiegato che la rateizzazione è ancora possibile, in accordo con i legali. Inoltre è bene ricordare che gli avvisi di accertamento sono partiti due anni fa, un anno dopo è stata inviata l’ingiunzione fiscale, entro novembre 2019, ed entro un anno avviene il pignoramento che, appunto, si è configurato in questi giorni“.

Rispedite al mittente anche le accuse sul pagamento Tari. Il Pd ha contestato il ritardo con cui sono state annunciate le misure di aiuto alle attività colpite dal lockdown. In particolare solo il 3 dicembre è stata formalizzata la possibilità di differire al 15 gennaio il pagamento della Tari, attacca il partito di minoranza. Ma anche in questo caso l’Amministrazione ha replicato rimarcando che il provvedimento era già stato annunciato il 30 novembre, sebbene poi certificato il 3 dicembre.

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