Autore Redazione
mercoledì
23 Dicembre 2020
05:53
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Cronaca - Alessandria

Alessandro, chef arrivato da Londra 5 giorni fa: “Tampone negativo ma, dopo l’atterraggio, nessun controllo”

Alessandro, chef arrivato da Londra 5 giorni fa: “Tampone negativo ma, dopo l’atterraggio, nessun controllo”

ALESSANDRIA – È tornato in Italia venerdì scorso da Londra per trascorrere le feste in famiglia. Alessandro Colli, 32enne chef alessandrino, è riuscito a prendere uno degli ultimi voli dalla Gran Bretagna, prima del blocco delle frontiere deciso dal Governo italiano, a causa della cosiddetta “variante” del covid che proprio in Inghilterra si è particolarmente sviluppata. Alessandro è un Private/Personal Chef e lavora per diversi clienti, soprattutto vip, del Regno Unito. 

Come è stata percepita in Inghilterra questa ulteriore stretta rispetto alle regole da rispettare? C’è timore per questa cosiddetta “variante” del virus? 

“Difficile da spiegarti come è percepita perché a Londra non c’è mai stato un proprio e vero lockdown, come quello italiano. Sicuramente c’è timore ma il governo inglese non ha mai imposto regole molto rigide, hanno iniziato a usare ora il “must”. Purtroppo ancora tantissima gente non indossa la mascherina nei supermercati, non solo i clienti ma anche i dipendenti! Io sono una persona abbastanza positiva quindi cerco sempre di vedere le cose positive e non quelle negative, quindi ho sensazioni positive per questo 2021!”

Quando sei atterrato in Italia hai dovuto rispettare qualche protocollo particolare?

“Io sono atterrato il 18 dicembre e ho seguito il protocollo che è in vigore, cioè quello di sottopormi a un test molecolare 48 ore prima della partenza (con risultato negativo e che quindi mi autorizzava a partire). Una volta atterrato a Bergamo, però, nessuno mi ha chiesto la prova che ho fatto il test anzi, ti dirò di più, l’ultimo funzionario giudiziario che ho visto mi ha chiesto da dove arrivavo e se avevo qualcosa da dichiarare e se avevo stecche di sigarette. Io ho risposto ovviamente che arrivavo da Londra e che non avevo niente da dichiarare e che non avevo sigarette. Allora gli ho fatto presente che nessuno mi aveva chiesto l’esame del tampone. Mi ha risposto che non era lui ad occuparsene. Questo fatto mi ha molto deluso: un test in Uk costa 150£ e sarebbe stato quantomeno giusto controllare, non è detto che tutti l’abbiano fatto! Però a quanto pare è più importante chiedere se avevo delle stecche di sigarette (pensare che un pacchetto in Uk può arrivare a costare anche 15£. Perché dovrei portarmi una stecca in Italia?)

Temi di non riuscire a tornare in Inghilterra, vista la situazione?

“Ho un volo prenotato per il mio rientro il 29 dicembre ma ho anche un altro volo per il 10 gennaio quindi ora valuterò quale prendere, sicuramente se è possibile già quello del 29 dicembre. 

Come ha vissuto questo periodo la tua famiglia? Erano preoccupati per te?

“Inizialmente pensavo di restare a Londra per tutelare di più la mia famiglia e, soprattutto, mia nonna che ha 94 anni. Poi, però, li ho sentiti e anche loro avevano piacere che tornassi. Per questo ho deciso di tornare e passerò appunto il Natale qui ad Alessandria. Ovviamente cucinerò io per tutti, anche se sono in vacanza”.

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