Centri commerciali aperti 24h su 24: l’invasione è iniziata e fa perdere il sonno

PROVINCIA ALESSANDRIA – Non se ne parla ancora abbastanza ma ormai è solo questione di tempo. I primi supermercati aperti 24 ore su 24 sono spuntati anche in Italia. È successo a Torino, Vercelli e Milano, sta succedendo a Gallarate, e sebbene si parli per ora di sperimentazione il rischio è che queste eccezioni diventino la norma. La grande distribuzione sta testando le aperture anche di notte per andare incontro ai ritmi frenetici della società moderna e anche per trovare nuovi margini di guadagno. Carrefour sta partendo in diversi centri con questi progetti non senza polemiche. Sono quelle sollevate dal piccolo commercio, ma anche dai lavoratori, soggetti a turni difficili da gestire. Per la provincia di Alessandria il problema rischia di diventare serio per l’elevata concentrazione di grossi centri commerciali, come ha spiegato Mario Galati della Filcams Cgil: “noi siamo contrari e lo diciamo chiaramente anche perché non ci sarà nessun posto di lavoro in più. I problemi sono due: un ulteriore aumento dei costi, che inevitabilmente ricadranno sui lavoratori, e poi un incremento della precarietà per un settore che ne ha già abbastanza. Difatti i problemi del settore non sono legati all’aumento degli orari commerciali, come hanno dimostrato le aperture domenicali, ma alla mancanza di denaro dei cittadini. Ci sono sempre meno soldi da spendere. La dimostrazione dei problemi deriva anche dal mancato rinnovo del contratto nazionale della grande distribuzione. Le controparti richiedono solo ulteriore flessibilità, peraltro non concordata, e questa situazione viene scontata solo dai lavoratori.”

Galati spiega anche che dietro la facciata della ‘sperimentazione’, sbandierata in questi mesi nei luoghi in cui si sta procedendo con questo percorso di aperture 24 ore su 24 si nascondono insidie vere: “anche sulle domeniche si è partiti parlando di sperimentazione poi la concorrenza ha prodotto l’apertura di tutta la grande distribuzione. A questo punto la domanda è legata a quanto accadrà al piccolo commercio. Nei negozi cittadini ci sono uno-due lavoratori e quindi non potranno reggere la concorrenza della grande distribuzione che terrà aperto 24 ore su 24 e allora che fine faranno il piccolo commercio, i dipendenti e gli artigiani?“.

Un interrogativo cui purtroppo è facile trovare una risposta e che perciò richiede azioni tempestive per dare il colpo di grazia a un settore già agonizzante.