Autore Redazione
sabato
16 Gennaio 2021
19:07
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Cronaca - Piemonte

Altri 6285 vaccinati in Piemonte ma a preoccupare ora è la riduzione delle dosi in arrivo in Italia

Altri 6285 vaccinati in Piemonte ma a preoccupare ora è la riduzione delle dosi in arrivo in Italia

PIEMONTE – Sono 6285 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il Covid in Piemonte. Dall’inizio della campagna, partita simbolicamente il 27 dicembre 2020 in tutta Italia, si è proceduto all’inoculazione di 102.244 dosi, corrispondenti al 82,6 % delle 123.760 finora consegnate al Piemonte. La Fase 1 coinvolge il personale del servizio sanitario regionale, accanto ad ospiti e operatori delle Rsa.

A preoccupare, ora, è però la consegna dei vaccini. A partire dalla prossima settimana, infatti, è prevista la riduzione delle dosi che saranno consegnate all’Italia. A comunicarlo è stato ieri il Commissario straordinario Domenico Arcuri. In questo senso la Regione Piemonte segue la situazione con la massima attenzione. “L’azienda produttrice ha ridotto la consegna sul territorio nazionale di circa il 30%, spalmando la riduzione non in modo omogeneo in tutte le Regioni. Noi abbiamo le scorte per il richiamo del vaccino e per fare fronte alla somministrazione della prima dose”, ha detto Antonio Rinaudo, Commissario area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi. “Al momento quindi non vi sono particolari ragioni di preoccupazione e la campagna vaccinale prosegue con il crono-programma che ci siamo dati, fermo restando che monitoriamo l’evolversi della situazione in tempo reale. Le dosi che arriveranno prossima settimana garantiscono il mantenimento delle vaccinazioni programmate. Anche perché avevamo predisposto delle scorte per far fronte sia ai richiami che al completamento della prima somministrazione”, ha aggiunto Rinaudo.

Nelle prossime ore abbiamo in programma un incontro con i direttori generali delle aziende sanitarie per fare il punto sul programma di vaccinazione. C’è un piano quotidiano dettagliato per le somministrazioni che è necessario tenere costantemente aggiornato alla luce di eventuali possibili oscillazioni nelle consegne delle prossime dosi“, ha spiegato Pietro Presti, consulente strategico Covid della Regione. Che poi ha aggiunto in conclusione: “Siamo pronti a rimodularlo in base alle specifiche esigenze, ma il nostro obiettivo è di concludere la fase uno entro il 21 febbraio e per raggiungerlo è fondamentale che le forniture siano regolari e soprattutto programmate. Per questo ringrazio il dottor Rinaudo, in costante contatto con Roma e con la struttura del Commissario Arcuri per monitorare e garantire le consegne necessarie alla nostra regione”.

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