Autore Redazione
martedì
26 Gennaio 2021
12:51
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Cronaca - Alessandria

Confindustria tra cauto ottimismo e incertezza: “Sì a un governo di unità nazionale”

Confindustria tra cauto ottimismo e incertezza: “Sì a un governo di unità nazionale”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Incertezza e cauto ottimismo. Due sentimenti contrastanti che caratterizzano la 185^ Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria, sulle previsioni di attività delle imprese della nostra provincia associate per il trimestre gennaio-marzo 2021.

Le indicazioni sono sostanzialmente in linea con la precedente indagini. Tra i dati più significativi spicca, purtroppo in negativo, quello sulla redditività, -30 rispetto al -23 degli scorsi tre mesi, peggiore rispetto al -20.3 del Piemonte. Positiva, invece, la crescita della propensione a investire, arrivata al 76%, in crescita rispetto al 68%, migliore anche rispetto al dato regionale (69.3%). Stabile l’occupazione, sempre a -3. 

Migliorano di qualche punto la produzione, gli ordini totali e l’export, una componente cruciale per il nostro territorio, passato dal -21% della scorsa indagine al -14%. Per il settore dei servizi alle imprese gli indici sono negativi e in calo rispetto al precedente trimestre: la previsione dell’occupazione a zero, il livello di attività a -5 (rispetto al +4 dell’indagine scorsa), i nuovi ordini –9, e la redditività negativa.

Nell’analisi dei singoli settori spicca, in particolare, il balzo della gomma plastica, passata dal -20 di produzione dello scorso trimestre all’attuale +22.

 

C’è ottimismo ma servono certezze per investire nelle risorse umane, non appena ci sarà più di chiarezza” ha sottolineato il presidente di Confindustria Alessandria Maurizio Migliettain attesa che la campagna vaccinale ci dia maggiori certezze. Nel frattempo la diffusione del virus nelle nostre aziende è molto basse, grazie ai nostri lavoratori che rispettano le regole. Dobbiamo ancora fare un punto preciso sulle aziende che purtroppo non ce l’hanno fatto, nella maggior parte dei casi si tratta di aziende che nascono senza una cultura di gestione, con i piedi di argilla e costrette a chiudere, a fronte di questo periodo difficile. In alcuni casi manca la cultura di impresa. Anche in provincia ci sono aziende decotte che vengono comunque tenute in vita, mentre magari vengono considerate meno quelle hanno solo “un raffreddore”. Occorre dare una scossa a questa situazione, farebbe bene al mercato del lavoro. Certo, c’è il problema del personale ma, parlando in generale, se è rimasto in cassintegrazione per tanti anni senza guardarsi intorno, c’è anche il rischio che si sia dimenticato come si lavora”. 

Il presidente Miglietta si è poi soffermato sull’attuale crisi di governo che, di certo, contribuisce ad acuire l’incertezza: “Facciamo proprie le preoccupazioni del nostro presidente nazionale Bonomi, legate alla programmazione dei fondi comunitari,  fondamentali per la ripresa dell’economia. Faccio un esempio concreto: lo stato delle nostre strade è allucinante, vergognoso. Cosa può pensare un turista che viene nelle nostre zone? Ci vuole buon senso: aggiustare le strade significa anche sistemare le infrastrutture. Non vogliamo certo entrare nel dibattito politico ma serve un Recovery Plan effettivo, molto semplice, altrimenti non andremo da nessuna parte e questo è preoccupante. Finora non abbiamo ancora presentato un piano valido, i ministeri hanno fatto il loro compitino e basta. C’è grossa preoccupazione. Crisi di governo? I governi vanno e vengono, ci siamo purtroppo abituati. Servirebbe, invece, un governo di unità nazionale per uscire da questa situazione”. 

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