Autore Redazione
sabato
18 Aprile 2015
06:59
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Cronaca - Alessandria

Nuove esperienze nel laboratorio di Borgo Rovereto

Nuove esperienze nel laboratorio di Borgo Rovereto

Il progetto “Un Laboratorio polifunzionale nel cuore di Borgo Rovereto”, preziosa opportunità per l’I.C-“Bovio-Cavour” offerta dal Piano PISU (piano di qualificazione socio-culturale del quartiere), continua ad arricchire la città ed il suo quartiere più antico. Pochi giorni fa si è conclusa un’azione del progetto, “Open Discovery Space – Granai della Memoria”, organizzata dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale e l’Istituto Comprensivo Bovio-Cavour.
Da gennaio a marzo, 16 ragazzi delle classi prime e seconde della scuola media Cavour sono stati protagonisti di un percorso didattico che li ha portati a scoprire un tratto fondamentale della città e di Borgo Rovereto: la sua gastronomia. I giovani esploratori del gusto hanno imparato a strutturare e condurre una video-intervista, partendo dalla stesura di un articolato questionario, per approfondire l’uso di una telecamera e il montaggio dei video: un’esperienza nuova che li ha portati a riflettere sull’importanza del cibo, sul multiculturalismo e la realtà della città. I ragazzi hanno incontrato e intervistato quattro protagonisti della scena gastronomica del quartiere che rappresentano la tradizione e la trasformazione che la ristorazione alessandrina ha vissuto in particolare nell’ultimo decennio: la tradizione alessandrina della pasticceria Rolando e del ristorante il Grappolo, raccontate da Marco Roggero e da Beppe Sardi, e le nuove tradizioni culinarie del ristorante indiano Swagat e del ristorante kebab Baran Istanbul 2, presentati da Sukhwinder Singh Hayer e Tugay Kartal. I video realizzati sono oggi pubblicati online nel sito dei Granai della Memoria (www.granaidellamemoria.it), importante archivio digitale realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche, e sono risorse costituenti la ricca documentazione sulla città, i suoi luoghi e le sue persone che l’Istituto Comprensivo sta raccogliendo nell’archivio digitale in realizzazione all’interno del progetto integrato di sviluppo urbano “Borgo Rovereto – Quartiere Cittadella” promosso dal Comune di Alessandria.
L’azione “Granai della Memoria”, di carattere antropologico-culturale (realizzata con il contributo del. dott. M. Fontefrancesco sotto la guida del Rettore Prof. P. Grimaldi), si integra con le altre azioni del progetto curate in collaborazione con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale di Alessandria (Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica – DiSIT – Proff. G. Franceschinis, A. Bottrighi, M. Canonico e Dott. A. Livio Beccaria e Dipartimento di Studi Umanistici – DSU – Proff. G. Ferrari e D. Porporato), contribuendo ad offrire un originale esempio d’eccellenza di didattica laboratoriale che contraddistingue l’approccio de “Un Laboratorio polifunzionale nel cuore di Borgo Rovereto”.
L’intero Progetto, a cura dell’I.C. ”Bovio Cavour” e delle Università partner, costituisce un esemplare percorso formativo e un esempio di applicazione di concezione unitaria del sapere volta all’acquisizione di competenze autentiche in contesti pratici e di significato per i discenti, ovvero di un modo di essere persone e cittadini. Si tratta, quindi, di una concezione innovativa rispetto al concetto obsoleto dei saperi da acquisire come disgiunti e compartimentali in base ad una separazione tra discipline umanistiche e scientifiche. Le attività svolte in questi mesi porteranno alla produzione di materiali digitali destinati alla biblioteca multimediale e riutilizzabili in futuro: tra questi, proprio quelli ricavati dai testi delle interviste di carattere gastronomico realizzate dai ragazzi, alessandrini d’origine e non ma cittadini europei tutti; protagonisti di un’esperienza di significativa valenza storica ed interculturale. Insomma si tratta di un virtuoso percorso in cui i vari ambiti del sapere si intrecciano al fine di guidare i destinatari a costruire percorsi formativi consoni alle proprie esigenze di apprendimento, affrontando più discipline in modo creativo, in contesti autentici ed emotivamente coinvolgenti, adatti alle varie fasce di età.
La sperimentalità è anche uno degli elementi fondamentali delle attività condotte dai ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale. In concreto, il percorso di formazione curato dal DiSIT e dal DSU dell’Università del Piemonte Orientale si è sviluppato su due dimensioni: la prima, indirizzata principalmente ai formatori, ha l’obiettivo di orientare i docenti della scuola all’uso di strumenti e concetti propri dell’informatica (non solo tecnologia ma anche allenamento al pensiero computazionale) nella progettazione e nella pratica didattica; la seconda, indirizzata principalmente agli alunni e ai loro familiari, ha l’obiettivo di rafforzare le competenze linguistiche (corsi di italiano L2 per stranieri e italofoni su più livelli del Framework Europeo, organizzati dalla Dott.ssa M. Mosca con la supervisione del Prof Ferrari). Entrambi gli interventi contribuiranno a popolare la biblioteca multimediale di materiali didattici digitali.
Tra le attività mirate allo sviluppo del pensiero computazionale che hanno già coinvolto gli allievi più giovani dell’Istituto Comprensivo Bovio-Cavour, quelle basate sulla programmazione delle api-robot (le Bee-Bot) hanno offerto l’opportunità di ricollegarsi al percorso sulla cultura gastronomica legata al cuore storico della città di ieri e di oggi riscoperta dai ragazzi- intervistatori della “Cavour”. Le attività sul fronte linguistico guardano invece all’integrazione, che passa non solo attraverso la costruzione di un’identità complessa, ma anche attraverso il rispettoso scambio di esperienze e di tratti cognitivi in chiave interculturale. Un tassello importante è l’apprendimento della lingua del paese ospitante (italiano) non tanto in chiave puramente comunicativa, ma come veicolo per la comprensione dell’ambito culturale nel quale ci si muove. Questo processo coinvolge certamente gli allievi delle scuole, specialmente quelli appena arrivati, ma si rivolge anche, e soprattutto, alle famiglie, in genere già equipaggiate di una cultura consolidata e che necessitano un’introduzione graduale nei problemi della società e della vita italiana. A questo scopo i corsi di italiano per stranieri, anche nell’esperienza lanciata in Borgo Rovereto, sono un perno intorno a cui costruire un dialogo culturale fondato sul confronto, ma anche sul rilevamento, attraverso un apposito questionario, dei desideri, delle aspettative e, in pratica, delle problematiche connesse con l’immigrazione e delle specificità culturali delle famiglie coinvolte.

Per ulteriori informazioni:

I.C. Bovio-Cavour:

prof. A. Talenti, email. ALIC82800A@istruzione.it, Tel. 0131 223741

Università Scienze Gastronimiche

Dott. M. F. Fontefrancesco, email. m.fontefrancesco@unisg.it, Tel. 333 4354808

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