Autore Redazione
sabato
18 Aprile 2015
12:59
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Cronaca - Novi Ligure

Il turismo cresce in Piemonte. La provincia però non brilla e perde Autoslaap

Il turismo cresce in Piemonte. La provincia però non brilla e perde Autoslaap

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – La buona notizia è che il turismo in Piemonte è in salita. La pessima è che la provincia di Alessandria è l’unica realtà della regione, insieme a Vercelli, a calare su tutti i fronti: presenze e pernottamenti. 

Nel 2014 il turismo in Piemonte ha superato i 13 milioni di pernottamenti, in crescita del 3% sull’anno precedente e di quasi il 30% nell’ultimo decennio. Sono oltre 4,4 milioni gli arrivi (+3,8%), con un periodo di permanenza che sfiora i tre giorni. Tra l’altro a livello nazionale i turisti rimangono stabili e il Piemonte è una delle poche realtà in cui si registra un incremento.
Peccato però che l’alessandrino abbia registrato un -2% sugli arrivi (310 mila) e -4% sui pernottamenti (670mila).

In Piemonte, per quanto riguarda i pernottamenti di turisti stranieri, i più interessati alla regione sono stati quelli della Germania, con oltre 1,2 milioni di presenze (e arrivi in crescita del 3,3%, a quota 332mila). Seguiti da quelli del BeNeLux con 707mila pernottamenti, Francia con 585mila e Regno Unito con 469mila.
Interssante, guardando oltreoceano, la presenza del turismo Usa, +16%, ma il vero e proprio boom si registra dalla Cina, mercato emergente con una crescita del 37% e oltre 57mila notti trascorse in Piemonte, dato incoraggiante perché oggi i turisti cinesi
sono i top spender dello shopping italiano (rappresentano il 25% del mercato nazionale) con uno scontrino medio di 895 euro. Almeno in questo senso ci sono buone notizie per il territorio. Infatti tra le mete che i cinesi prediligono in Piemonte, oltre a Torino, c’è anche la provincia di Alessandria e le colline di Langhe e Roero, ma la crescita si registra anche su tutto il resto del territorio regionale.

Il fatto che il turismo possa rappresentare una risorsa è confermato dal fatto che nel 2015 le previsioni parlano di una crescita del turismo, a livello mondiale, del 3-4% e per quanto riguarda il Piemonte la prospettiva è positiva, anche “in virtù della capacità attrattiva dei prossimi mesi, arricchita dagli eventi in programma e dall’offerta turistica predisposta dai territori per l’occasione”.

Analizzando l’andamento delle singole ATL (Agenzie Turistiche Locali), al primo posto per numero totale di turisti si conferma Torino con la sua provincia, in crescita del 6% sia sul fronte degli arrivi (quasi 2,2 milioni) che dei pernottamenti (circa 6,3 milioni).
Ottimo l’incremento del Novarese con +22% sui pernottamenti (che salgono a 389mila) e +11% sugli arrivi (a quota 169mila).
Buona la percentuale di crescita anche per il territorio di Asti che registra +9,5% sui pernottamenti (293mila) e +8% sugli arrivi (oltre 119mila).
Nella provincia Granda l’Atl di Cuneo registra circa +2,4% sugli arrivi (311mila) e +2,2% sui pernottamenti (che superano la soglia del milione), mentre le colline di Langhe e Roero guadagnano +3,7% sugli arrivi (275mila) e +2,1% sui pernottamenti (oltre 640mila).
Sostanzialmente stabile il Biellese con +1,4% sugli arrivi (quasi 78mila) e un lieve aumento dei pernottamenti (circa 220mila).
Nel Distretto turistico dei Laghi gli arrivi crescono di mezzo punto percentuale (917mila), ma con una permanenza media più breve che si riflette sui pernottamenti in calo del -2,4% (oltre 3,2 milioni). In flessione, invece, l’Alessandrino che registra -2% sugli arrivi (310 mila) e -4% sui pernottamenti (670mila).
Un calo che si riscontra anche sul territorio Vercellese con una lieve flessione, -1,2%, degli arrivi (84mila) e una contrazione del tempo di permanenza che si riflette sul -5% dei pernottamenti (283mila).

QUESTIONE AUTOSLAAP – Addio ad Autoslaap. Il servizio di treni che portava le auto in Italia dall’Olanda ha deciso di interrompere immediatamente il servizio diretto ad Alessandria e Livorno. Un colpo ulteriore al turismo destinato alla provincia e anche alle prospettive di sviluppo del settore. In una nota pubblicata sul sito, Leo Weeber, direttore di EETC Vakantietreinen BV, gestore del servizio Autoslaap, ha spiegato con toni netti le ragiuoni della decisione. L’incremento “del 30% del costo di utilizzo delle infrastrutture straniere, e del 50%, per il 2015, dei tassi di ProRail (azienda ferroviaria olandese) oltre all’incremento del franco svizzero del 28%” hanno portato a una decisione definita “dolorosa”. Lo sarà davvero in tutti i sensi perché il danno turistico in provincia con decine di migliaia di viaggiatori che non potranno più beneficiare del servizio. L’interruzione del collegamento inoltre comporterà, per 50 dipendenti, la perdita del lavoro. Questo scenario segue la decisione di Autozug di interrompere il servizio di collegamento dalla Germania.

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