Autore Redazione
giovedì
4 Febbraio 2021
19:39
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Cronaca - Casale Monferrato

Ingannato da un ‘amore virtuale’: “Dammi i soldi per venire in Italia”. Due denunce

Ingannato da un ‘amore virtuale’: “Dammi i soldi per venire in Italia”. Due denunce

CASALE – Nei giorni scorsi la Polizia di Casale Monferrato ha denunciato per truffa e tentata truffa in concorso tra loro un uomo di 29 anni e la madre 52enne, entrambi cittadini romeni residenti fino al 2018 in città. Due le vittime: un cittadino casalese e un uomo residente in provincia di Como. Tutto è iniziato dalla denuncia al Commissariato lombardo da una delle due persone offese. L’uomo era stato contattato telefonicamente dai due, suoi ex vicini di casa, che gli avevano chiesto un favore a titolo “personale”: indicare gli estremi di una sua carta postepay, dove farsi accreditare del denaro che non potevano ricevere direttamente, con la promessa che avrebbero potuto trattenerne per sé una percentuale a titolo di “ricompensa”. L’uomo, insospettito dalla richiesta, aveva però declinato l’invito. Nonostante il suo rifiuto, però, il 29enne e la madre 52enne avevano contattato la madre della vittima che, ignara della risposta del figlio, in buona fede ha fornito i dati della carta.

Una volta scoperto tutto l’uomo era subito corso ai ripari ma era ormai troppo tardi: da una verifica all’estratto conto era subito emerso l’accredito di 650 euro, effettuato tramite bonifico bancario da una persona sconosciuta, risultata poi un’altra vittima dell’attività delittuosa e residente in provincia di Como.

La Polizia ha subito sequestrato la carta postepay ed è poi riuscita a risalire all’identità del soggetto che aveva proceduto all’accredito della somma. L’uomo, contattato telefonicamente, riferiva di aver allacciato una relazione sentimentale “virtuale” con una cittadina straniera residente all’estero, la 52enne, e di avergli accreditato quella somma di denaro alla carta postepay per consentirle di affrontare le spese di viaggio necessarie per raggiungerlo in Italia. Dall’attività d’indagine la Polizia ha scoperto che entrambi i responsabili erano spariti dopo aver ricevuto il denaro. La somma di denaro è stata alla fine interamente restituita alla persona offesa.

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