Nutella Day e nocciole: in provincia il 60% della produzione destinata alla Ferrero

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Se si mettessero in fila i vasetti di Nutella prodotti in un anno si arriverebbe ad una lunghezza pari a 1,7 volte la circonferenza terrestre. Numeri importanti per un’azienda che negli anni ha saputo crescere a dismisura imponendosi come leader mondiale nel settore dolciario. Ma soprattutto la Ferrero è un’eccellenza del nostro Piemonte. Proprio come le nocciole prodotte sul territorio e utilizzate per fare una delle creme spalmabili tra le più famose in assoluto.

In provincia di Alessandria, seconda i dati forniti dalla Cia del capoluogo, sono 3200 gli ettari coltivati a nocciole. Questo porta a una produzione complessiva di 45/50 mila quintali, di questi il 60% sono destinati alla Ferrero mentre il restante è destinato alla Novi per la produzione interna o di pasticceria. Un mercato florido che però negli ultimi tempi ha visto una flessione dei prezzi.

Come riporta Cia Alessandria, infatti, la Tonda Gentile Trilobata nel 2020 è stata quotata a 6,80 euro/punto resa passando quindi dai 400 euro a quintale dell’anno precedente ai 300 euro attuali. “Larga parte degli imprenditori associati Cia, che hanno espresso buona qualità del prodotto, non sono soddisfatti e auspicano un rialzo del prezzo“, spiegava la Confederazione italiana agricoltori appena un anno fa. La situazione, da quella data, non sembra essere tuttavia migliorata. Un colpo per il Piemonte che vede le province di Cuneo, Asti, Alessandria e Torino tra le più attive su questa coltura.

Il mercato interno corilicolo sta attualmente soffrendo la concorrenza di quello turco e georgiano, avvantaggiato dai costi nettamente inferiori del lavoro e rese maggiori.