Autore Redazione
venerdì
12 Febbraio 2021
07:08
Condividi
Cronaca - Alessandria

I sindacati Cgil e Cisl perplessi sui vaccini in luoghi di lavoro

I sindacati Cgil e Cisl perplessi sui vaccini in luoghi di lavoro

PIEMONTE – ‘‘Premesso che non abbiamo nulla in contrario che le aziende contribuiscano economicamente e organizzativamente alla vaccinazione, e sensibilizzino alla vaccinazione i loro dipendenti, la proposta del presidente Cirio ci sembra non solo un’idea alquanto avventata, perché non comprendiamo come potrebbe avvenir concretamente, ma la riteniamo anche intempestiva in quanto, ad oggi, il problema vero è che i vaccini non ci sono”. Così in una nota la Cgil di Piemonte e Torino sulla possibilità della vaccinazione direttamente nei luoghi di lavoro a cui la Regione Piemonte sta lavorando di concerto con le Camere di Commercio piemontesi.
Si tratta di una materia dove le approssimazioni non sono ammesse – aggiungono Cgil Piemonte e Torino – sono prestazioni delicate, che devono essere garantite da personale sanitario autorizzato. La pandemia ci ha insegnato che per combatterla è necessaria una regia nazionale e, per i vaccini, almeno europea. Per questo riteniamo che le iniziative delle Regioni debbano essere coordinate quantomeno nazionalmente. Se si vuole andare oltre i semplici annunci pubblici si devono costruire seri piani di fattibilità. In questo caso si devono coinvolgere le forze sociali e solo dopo annunciare piani seri e realizzabili”, concludono.

Perplessa anche le Cisl di Torino e Piemonte che sottolineano: “pur comprendendo lo spirito e la finalità dell’iniziativa del presidente della Giunta regionale che vanno nella direzione di velocizzare e ad aumentare la vaccinazione sul nostro territorio, ci preme sottolineare alcuni aspetti”.
Intanto – evidenziano – occorre ricordare che l’acquisto di vaccini sul mercato internazionale e la loro distribuzione agli Stati membri è di competenza della Commissione Europea e la regia a livello nazionale, e quindi il rapporto con le regioni, spetta al governo centrale. Non è chiaro quindi con quali modalità e soprattutto in ottemperanza a quali disposizioni di legge e di sicurezza si vorrebbe procedere con questa iniziativa“.
Prima di facili annunci, che vanno ad aggiungersi, in queste ore, a quelli di qualche altro presidente di regione, sarebbe opportuno verificare i piani di fattibilità e il rispetto della normativa vigente, coinvolgendo nel confronto tutte le forze sociali che hanno il compito e il dovere di rappresentare il mondo del lavoro“, concludono Cisl Torino e Piemonte.

Condividi