Autore Redazione
giovedì
18 Febbraio 2021
05:00
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Cronaca - Alessandria

Covid dimezza posti negli ostelli ma nessuno dorme in strada. “Il modello virtuoso” di Alessandria

Covid dimezza posti negli ostelli ma nessuno dorme in strada. “Il modello virtuoso” di Alessandria

ALESSANDRIA – Anche nell’emergenza coronavirus Alessandria non ha dimenticato le persone che vivono in strada e spesso diventano invisibili agli occhi della società.  Il capoluogo non ha “scansato altrove” i senzatetto per rispettare limiti e restrizioni imposti dalla pandemia. Guidati dal Comune di Alessandria, enti, associazioni e forze dell’ordine in questi mesi hanno lavorato in sinergia e trovato una sistemazione per chi non ha una casa. E “per la prima volta“, ha rilevato Fabio Scaltritti della Comunità di San Benedetto al Porto, “nessuno” ad Alessandria trascorre le notti in strada.

In questi mesi, nel capoluogo si è creato “un modello di intervento virtuoso e collaborativo” che ha avuto fin da subito, e continua ad avere, la priorità di tutelare la salute delle persone. In città si è quindi lavorato per “modulare offerte” in grado di rispondere alle differenti esigenze e condizioni in cui si trovano i senzatetto. Per farlo, Alessandria ha dovuto fare i conti con i numeri, a partire da quelli dei posti disponibili nei dormitori della Caritas. All’Ostello maschile il distanziamento impone oggi un massimo di 28 letti, contro i 54 a disposizione in passato durante i mesi dell’emergenza freddo: “una notevole differenza“, ha sottolineato Scaltritti. Per i senzatetto si sono quindi aperte le porte di un alloggio in via Tortona e un’importante alternativa sono diventate le tende della Protezione Civile.

In viale Milite Ignoto oggi trascorrono le notti anche alcune delle persone che in passato avevano rifiutato l’aiuto dei volontari impegnati nell’emergenza freddo, magari per non separarsi dai loro animali. In quelle tende negli ultimi mesi si era spostato anche Fabrizio, il clochard gentile mancato sabato in ospedale, cui verrà dato l’ultimo saluto venerdí 19 febbraio, alle 10.30, nella chiesa di San Rocco ad Alessandria.
Sempre nelle tende, i volontari dell’unità mobile della Comunità di San Benedetto al Porto hanno recentemente accompagnato anche un ragazzo che dormiva al freddo in stazione.

L’auspicio di Scaltritti è che “un domani” si trovino soluzioni “ancora più dignitose” per chi non ha una casa. E proprio questo è il progetto che sta portando avanti il Comune di Alessandria. Caritas e cooperativa Coompany già gestiscono per conto del Comune 13 alloggi in cohousing. “Si tratta di abitazioni messe a disposizione da Caritas e Diocesi dove un gruppo di persone coabita seguito da una equipe di educatori per ritrovare la capacità di gestire le incombenze della vita tra quattro mura”. “Il Comune – ha concluso Scaltritti – ci ha impegnati a costruire un programma per un intervento più stabile, con un impatto non degradante per la città ma che accolga in modo più dignitoso le persone.  Tutti dovrebbero avere una casa ed è chiaro che le tende non sono la soluzioneIn questi mesi di emergenza Covid, però, hanno insegnato a chi si occupa dei senzatetto che se si offre un’alternativa alla strada“, un luogo dove magari possano essere accolti anche gli animali, le persone la scelgono.

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