24 Aprile 2015
10:35
Si allarga la famiglia della Centrale del Latte di Alessandria e Asti
ALESSANDRIA – Si allarga la famiglia della Centrale del Latte di Alessandria e Asti. La società ha infatti acquisito lo storico marchio della Centrale del Latte di Savona e del più recente “Latte MU”. La Centrale alessandrina si era fatta avanti per acquisire la “sorella” ligure fin da dicembre 2011, impegnandosi negli ultimi anni anche a mantenere in vita e gestire il ramo d’azienda acquisito poi nei giorni scorsi. La società, infatti, ha assicurato il mantenimento dei posti di lavoro dei 24 addetti del deposito di distribuzione di Savona Legino e, fino a novembre 2012, anche il lavoro nello storico stabilimento di Corso Ricci sempre di Savona. Scaduto il bando senza nessuna altra offerta, mercoledì sono state poi definite le procedure di vendita del ramo d’azienda in liquidazione e concordato preventivo. Il marchio della Centrale di Savona e del Latte MU’ sono quindi ufficialmente entrati nella scuderia alessandrina che ha così consolidato così la propria presenza e diffusione nel nord-ovest del Paese. “Tre anni di lavoro intenso e miglioramento continuo trovano oggi il giusto e meritato coronamento – ha commentato con soddisfazione il Presidente della Centrale, Filippo Zaio – Sì, meritato, perché sappiamo quanto impegno le nostre persone hanno dedicato ogni giorno per poter rispondere alle richieste di una clientela esigente e affezionata ad un marchio che ha sempre significato qualità ed affidabilità. Il nostro ringraziamento va ai consumatori che ci hanno confermato il proprio favore, ai nostri clienti, a tutti coloro che hanno collaborato con noi in quest’avventura. Siamo sicuri che anche i turisti che visitano questa splendida parte del nostro Paese sapranno sempre più apprezzare la nostra costante tensione verso la qualità dei prodotti, dei processi e del servizio. Da parte nostra, gli sforzi per migliorare costantemente il nostro agire d’impresa non si fermano qui: intendiamo affermare così il valore economico e sociale del lavoro di una filiera tutta italiana”