24 Aprile 2015
15:54
Oggi la processione della Salve
ALESSANDRIA – È arrivato il giorno della processione della Madonna della Salve. Alle 16 di oggi la patrona della diocesi alessandrina uscirà dal Duomo per percorrere le vie del centro. Sarà il vescovo monsignor Guido Gallese, insieme al parroco della cattedrale, monsignor Gianni Toriggia, a guidare il corteo che terminerà in piazza del Duomo. Qui, alle 18, verrà celebrata la messa. Da lunedì la Salve tornerà nella sua bacheca al termine della messa delle 10.30.
In occasione di questo Ottavario il Vescovo di Alessandria ha usato cinque verbi come filo conduttore dell’evento: Uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
“La preparazione di questi mesi ci invita, come primo passo, a guardare alle nostre realtà con un atteggiamento di discernimento, con uno spirito di condivisione delle difficoltà che incontriamo e delle strade positive che stiamo percorrendo. Il tempo presente, come ben sappiamo, pone sfide nuove che chiamano in causa la nostra passione educativa, la nostra intelligenza e creatività pastorale.
L’idea di fondo che vuole ispirare il convegno è che sulla vita degli uomini non si afferma ma si dialoga, iniziando dall’ascolto, per stimolare il coinvolgimento delle comunità cristiane e promuovere concrete iniziative di impegno nei vari ambiti della vita. Solo così è possibile vivere e testimoniare il “nuovo umanesimo” in Gesù Cristo, annuncio di speranza per tutti gli uomini.
Prendendo spunto da diversi interventi di Papa Francesco, specialmente dalla sua esortazione apostolica“Evangelii gaudium”, vengono così proposte cinque parole chiave, cinque verbi per la vita della Chiesa:USCIRE, ANNUNCIARE, ABITARE, EDUCARE, TRASFIGURARE.
Oggi sono le “periferie esistenziali” (secondo la felice espressione del papa) la priorità della comunità cristiana, i luoghi in cui abitare e annunciare il Vangelo, poiché la famiglia e il lavoro, l’educazione e la scuola, il creato, la città, i poveri e gli emarginati, l’universo digitale e la rete, sono diventati le nostre frontiere: non da difendere creando muri, ma da far diventare “soglie”, luoghi di incontro e di dialogo, senza i quali rischiano di trasformarsi in periferie da cui si fugge, abbandonate o dimenticate.
In questi mesi che ci separano dal Convegno, vogliamo come Chiesa alessandrina interrogarci su come realizzare uno stile ecclesiale capace di leggere i segni dei tempi alla luce del Vangelo, per coltivare qui ed oggi la pienezza dell’essere uomini.
Cerchiamo di aprire spazi di silenzio e di preghiera nelle parrocchie e nelle famiglie, nelle associazioni e nei movimenti, per offrire nella quotidianità il pane della Parola (lectio divina), il sostegno dell’Eucaristia e la compagnia nel cammino (guida spirituale).
Attraverso incontri zonali e occasioni di confronto nelle comunità cercheremo di percorrere le strade per vivere insieme la “vita buona del Vangelo”.
Una Chiesa in cammino è primariamente una Chiesa che ascolta e l’atteggiamento che deve ispirare tutta la nostra azione pastorale è quello cui richiama quotidianamente papa Francesco: vivere accanto agli uomini del nostro tempo e parlare il linguaggio della misericordia che Gesù ci ha insegnato.
Solo una Chiesa che si rende vicina, ama le persone e condivide la loro vita reale, infatti, pone le condizioni per l’annuncio e la comunicazione della fede.
Il nostro impegno, che affidiamo alla Madonna della Salve, consiste nel cercare di aprire veramente un orizzonte di comunità diverso, con le incognite e i rischi inevitabili, ma con cui vale comunque lo pena di cimentarsi se vogliamo vivere oggi la Buona Novella di Cristo.”