Autore Redazione
giovedì
25 Febbraio 2021
15:11
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Cronaca - Alessandria

Il ricordo del pompiere Paolo Sperico, del poliziotto Emanuele Petri e del militare Massimo Ranzani

Il ricordo del pompiere Paolo Sperico, del poliziotto Emanuele Petri e del militare Massimo Ranzani

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Decorati al Valor Civile Nastro Tricolore Roberto Pascoli ha voluto ricordare tre servitori dello Stato, mancati nell’esercizio del loro dovere: “Un uomo non muore con il suo corpo? Muore se viene meno il ricordo…Pur nella tragica situazione in cui versa la Nazione a motivo dell’emergenza sanitaria, le Associazioni “Nastro Tricolore” – Decorati al Valor Civile, Polizia di Stato e Combattenti e Reduci di Alessandria, intendono ricordare il sacrificio di tre servitori dello Stato, Caduti nell’adempimento del dovere in diverse situazioni. La notte fra il 2 e il 3 marzo del 2003 il Vigile del Fuoco Paolo Sperico, in forza al Comando di Alessandria, mentre era impegnato in un’operazione di soccorso per incidente stradale sulla autostrada A26 nei pressi di Ovada, venne travolto da una autovettura. Nell’impatto il Vigile Sperico morì all’istante e rimasero gravemente feriti un altro pompiere, un agente della Polstrada e un tecnico della Società Autostrade”.

“A poche ore di distanza in tutt’altro scenario il sovraintendente della Polizia di Stato Emanuele Petri, sul treno Firenze-Roma venne colpito a morte per mano di attivisti delle Brigate Rosse”. 

“In una data diversa ma quasi nello stesso giorno un altro figlio di questa nostra Italia morì in un attentato in Afghanistan. Era il 28 febbraio 2011 quando una pattuglia di nostri militari in missione in terra straniera per portare e costruire la Pace fu obiettivo dei Talebani che organizzarono un agguato con esplosivo contro un convoglio di automezzi blindati “Lince”. Morì il tenente Massimo Ranzani del V Reggimento Alpini di stanza a Vipiteno, ed altri quattro militari rimasero gravemente feriti”. 

“Vorremmo poter continuare a far vivere questi ragazzi in mezzo a noi, e non solo una volta all’anno dove è rappresentare la parte migliore di questa Italia, che lavora con onestà e serenità con l’eroismo quotidiano di compiere il proprio dovere, di fare bene il proprio lavoro qualunque esso sia, nel coltivare dentro noi quei pochi e stabili valori da tramandare ai nostri figli. La storia dei Corpi Civili e Militari della nostra Nazione è colma di episodi di sacrifico e dedizione che vedono al culmine la donazione della propria vita, il sacrificio estremo nei momenti di bisogno per difendere il nostro Paese in diverse circostanze ed anche la vita umana in pericolo. Solo in quelle circostanze un viavai di cariche politiche e amministrative, rappresentanze e cittadini di ogni genere si riuniscano per rendere omaggio ai caduti tra le lacrime di disperazione dei familiari, il silenzio e lo sgomento per il tragico evento. Questi momenti non vanno dimenticati a rispetto di coloro che non ci sono più e a rispetto di coloro che hanno servito e servono la nostra comunità nelle varie circostanze, nei vari momenti e nelle diversi parti del mondo, con tanti rischi e sacrifici che si ripercuotono anche sulle loro famiglie”. 

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