2 Marzo 2021
20:11
Crisi Cerutti: Regione sollecita “piano di protezione economica” del Governo per i lavoratori
CASALE MONFERRATO – La Regione Piemonte solleciterà il Governo a definire un “piano di protezione economica” per i lavoratori della Cerutti di Casale Monferrato. Durante il secondo incontro in videoconferenza coordinato dall’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, i sindacalisti di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Alessandria e Vercelli hanno rimarcato tutte le loro “perplessità” rispetto all’interruzione del contratto d’affitto e al blocco dell’attività produttiva. I sindacati hanno chiesto “un impegno alla curatela” in difesa dei posti di lavoro e dello storico marchio, ribadendo la necessità di “ulteriori” strumenti a tutela dei 280 lavoratori complessivamente coinvolti in questa delicata vicenda. Fondamentale per le parti sociali rimane l’apertura di un tavolo al Mise e al Ministero del Lavoro per assicurare la copertura degli ammortizzatori sociali in caso di fallimento dell’azienda. Una necessità e una richiesta “condivise” da tutti i soggetti presenti alla riunione, hanno concluso Fiom, Fim e Uilm. Come aggiunto dalla Regione Piemonte, il sindaco di Casale, Federico Riboldi e l’assessore del Comune di Vercelli, Emanuele Pozzolo, “hanno ricordato il lavoro e le difficoltà che la curatela ha affrontato per gestire la situazione”. “La fase che stiamo attraversando è la naturale conseguenza di 15 anni di difficoltà. Come amministratori siamo e saremo sempre a disposizione affinché il grande patrimonio umano ed il marchio storico che da sempre il nostro territorio nel mondo, vengano tutelati”. La curatela, hanno aggiunto dalla Regione, ha “confermato la validità del piano industriale” per il quale è però fondamentale “un cambio di gestione”. “La Regione Piemonte è sempre stata presente al fianco dell’azienda e dei suoi lavoratori – ha confermato l’assessore Chiorino – e sin dall’inizio della vertenza abbiamo supportato le richieste di CIGS di entrambe le aziende del Gruppo Cerutti con la messa a disposizione di un intervento di politiche attive per il lavoro e favorire i lavoratori in esubero, anche attraverso la modalità di accesso all’assegno di ricollocazione. Dalla riunione di oggi è emersa la necessità evidente di un intervento dal Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico per garantire strumenti economici a costo zero che rientrino nella procedura fallimentare. Provvederemo a far pervenire una lettera di richiesta di convocazione urgente.”
L’assessore ha sottolineato la volontà di attivarsi a tutti i livelli istituzionali per sollecitare un provvedimento tempestivo del Governo che definisca un piano di “protezione economico” per lavoratori in attesa dei prossimi sviluppi aziendali. “Siamo pronti a strutturare un programma formativo rivolto ai giovani tecnici – ha concluso Chiorino – anche in relazione alle manifestazioni d’interesse”.