Autore Redazione
mercoledì
3 Marzo 2021
11:53
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Cronaca - Alessandria

“Servizio al tavolo diurno all’aperto anche in zona arancione”: la proposta del Roxy 45 “per sopravvivere”

“Servizio al tavolo diurno all’aperto anche in zona arancione”: la proposta del Roxy 45 “per sopravvivere”

ALESSANDRIA – Servizio al tavolo diurno all’aperto anche in zone di colore diverso da quello bianco o gialla. Lo spunto è partito dal Roxy 45 Pizza e sembra aver già trovato il sostegno dei ristoratori di Alessandria. “La nostra non è una richiesta, quanto uno stimolo. Uno stimolo alle istituzioni locali, nella speranza ci appoggino, ma anche a livello nazionale“, spiega Elisabetta Ramella, titolare della pizzeria che si trova in piazza Santa Maria di Castello ad Alessandria. “Tener chiusi bar e ristoranti che posso somministrare in totale sicurezza è una follia. Soprattutto in una provincia dove i numeri dei contagi sarebbero da zona gialla“, aggiunge.

Bisogna ricordare che il Piemonte è arancione da lunedì 1 marzo dopo che l’indice Rt ha superato la soglia d’allerta dell’uno. Colpa anche dei focolai di variante inglese che si sono registrati prima a Cavour e poi in diversi comuni del Cuneese e del Torinese. “Ad esempio non capiamo perché la nostra provincia sia in zona arancione quando i numeri, al momento non sono ancora da emergenza sanitaria“, ha aggiunto ripercorrendo un po’ quelli che sono i contenuti apparsi anche in un post condivo sulla pagina Facebook del Roxy e frutto del confronto anche con diversi clienti.

Il nostro appello si rivolge alle autorità competenti affinché vengano cambiati al più presto protocolli obsoleti. Cambiamo colore per sopravvivere come i camaleonti“, si legge nel post. Secondo la ristoratrice, infatti, “le normative in vigore ora rischiano unicamente di creare reazioni a catena di anarchia totale. Il nostro settore non è più in grado di sopravvivere senza aiuti consistenti e senza poter lavorare. Bisognerebbe spingere l’acceleratore su aperture mirate a livello provinciale. Siamo in grado di lavora e di farlo in totale sicurezza“. Il post si chiude con una provocazione che poi è anche un grido dall’arme: “L’unico colore che vediamo all’orizzonte è il bianco (in riferimento alla colorazione delle Regioni). Una bandiera bianca sventolata da tutti noi ristoratori in ginocchio, non ce la facciamo più!“.
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