6 Marzo 2021
05:42
Petizione sulla RU486 e la libertà di scelta delle donne
ITALIA – ”Basta disinformazione e demagogia sulla pillola Ru486! Ancora una volta, con la scusa di falsi timori per la salute delle donne, si vuole attaccare il loro diritto alle scelte riproduttive e all’autodeterminazione”. Con queste parole un vasto cartello di associazioni impegnate sul fronte dei diritti, insieme a Amica, Cgil e Fp Cgil, lanciano una petizione su change.org per chiedere che le donne siano libere di scegliere e che sia loro assicurata la possibilità di eseguire l’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica, anche in regime ambulatoriale.
”Diverse regioni governate dal centrodestra (Marche, Umbria, Lombardia, Piemonte e Abruzzo) – spiegano – si pongono in aperto contrasto con le nuove linee di indirizzo del Ministero della Salute e in molte parti del nostro Paese l’accesso all’Ivg farmacologica continua ad essere praticamente impossibile, un vero e proprio percorso a ostacoli. La sanità pubblica – proseguono i primi firmatari della petizione – deve essere laica e deve assicurare alle donne procedure moderne e basate sulle evidenze scientifiche”.
‘‘Chiediamo un intervento del Governo e del Ministero della Salute. Deve essere assicurata a tutte le donne la possibilità di eseguire la Ivg farmacologica, anche in regime ambulatoriale. Inoltre bisogna investire sui consultori pubblici, anche attraverso un piano di assunzioni, e monitorare l’attuazione delle nuove linee guida del ministero da parte di tutti”, queste le rivendicazioni alla base della petizione.