Autore Redazione
martedì
9 Marzo 2021
11:30
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Cronaca - Alessandria

Solvay: “Gas pericolosi a Spinetta? Nessun rischio”. Arpa: “Ecco i risultati del monitoraggio 2020”

Solvay: “Gas pericolosi a Spinetta? Nessun rischio”. Arpa: “Ecco i risultati del monitoraggio 2020”

ALESSANDRIA – Rispetto alla possibile presenza di gas pericolosi nella zona di Spinetta Marengo, un allarme sollevato nei giorni scorsi, l’azienda Solvay ha rassicurato la popolazione: “Non esistono rischi”. La multinazionale ha citato i risultati dell’indagine Arpa, secondo la quale, come ha riportato la stessa Solvay “non si segnalano valori anomali in aria ambiente”, “non c’è superamento delle soglie di esposizione della popolazione fissate a livello internazionale” e “le concentrazioni delle sostanze ricercate nelle abitazioni sono inferiori ai valori soglia indicati per la protezione della popolazione”. 

“Ad ulteriore conferma che non esiste rischio per la popolazione e a maggior rassicurazione” ha aggiunto Solvay “oltre ai dati rilevati da Arpa risalenti a più di un anno fa e resi noti solo in questi giorni, si ricorda che, da diversi anni, Solvay esegue una fitta rete di monitoraggio sia attraverso campagne di monitoraggio “spot” da parte di Solvay e degli Enti preposti, sia attraverso centraline per analisi dell’aria poste nel paese di Spinetta Marengo. I dati di concentrazione in aria raccolti ad oggi dimostrano che le concentrazioni sono sempre inferiori alla “soglia di non effetto” per la popolazione, inoltre molte analisi risultano addirittura inferiori al limite di rilevabilità del metodo analitico”.

“Per rimuovere le contaminazioni causate dalle produzioni dismesse della gestione precedente l’arrivo di Solvay a Spinetta Marengo” ha proseguito l’azienda è in corso la bonifica all’interno del polo chimico di Spinetta Marengo che, grazie all’applicazione di tecnologie innovative, sta consentendo di avanzare celermente verso il raggiungimento degli obiettivi di bonifica approvati dagli Enti. In particolare, i dati rilevati nella campagna di monitoraggio del 2020, attestano che per quanto riguarda i solventi clorurati, all’interno dello stabilimento, le concentrazioni nelle acque di falda sono state ridotte fino a 2.000 volte rispetto alla situazione di 10 anni fa e sono risultate tutte inferiori rispetto ai limiti approvati per la bonifica, inoltre il Cromo Esavalente nelle acque di falda all’esterno del sito è sceso al minimo storico mai registrato, con una riduzione della concentrazione media di oltre il 60%. Si ricorda che Cromo Esavalente e Solventi Clorurati sono le due tipologie di inquinanti che il polo chimico ha ereditato dalle produzioni dismesse dalla gestione precedente. Per intervenire efficacemente, Solvay ha scelto di applicare le migliori tecnologie innovative disponibili. Tra tutte, si evidenzia la tecnica della Declorurazione Riduttiva Potenziata, degradazione biologica dei composti clorurati per trattare le acque sotterranee. Infine, come già annunciato e confermato agli Enti, per garantirne l’assoluta tenuta e far fronte anche ad eventi metereologici eccezionali, Solvay ha ulteriormente potenziato la barriera idraulica e ha realizzato interventi sul sistema di trattamento dell’acqua di falda aumentando la sua capacità fino a 570 m3/h (ca. 6 piscine olimpiche al giorno), ottimizzando anche la linea di trattamento con Carboni Attivi per garantire la massima efficienza nella rimozione dei tensioattivi fluorurati”.

Contattata dalla nostra redazione, Arpa Alessandria ha diramato una nota riguardo i risultati dei monitoraggi effettuati nel 2020: “L’anno scorso l’Agenzia ha svolto alcune campagne di monitoraggio di composti clorurati in aria ambiente indoor e outdoor nella frazione di Spinetta Marengo i cui esiti sono stati trasmessi agli enti e pubblicati sul sito dell’Agenzia. La campagna outdoor condotta nel mese di gennaio 2020 presso 12 punti dell’abitato di Spinetta Marengo ha evidenziato la presenza di tetracloruro di carbonio e tetracloroetilene in concentrazioni simili al fondo ambientale ovunque presente, pertanto non si segnalano valori anomali in aria ambiente per tali inquinanti. Per il cloroformio si evidenzia invece la presenza di un fondo ambientale ancora da approfondire. Le campagne indoor sono state effettuate da gennaio a luglio 2020. I dati della campagna estiva di giugno confermano la presenza di tetracloruro di carbonio, cloroformio, tetracloroetilene e tricloroetilene negli scantinati di alcune abitazioni di Spinetta Marengo poste a nord-est del polo chimico, per probabile effetto della volatilizzazione dei composti dalla falda inquinata sottostante. L’indagine è proseguita nel mese di luglio 2020. I risultati hanno portato ad individuare, negli scantinati e nei piani fuori terra di alcune abitazioni, la presenza di sostanze clorurate in concentrazioni inferiori ai valori soglia stabiliti da organismi internazionali (US_EPA e ASDR) riferiti all’esposizione cronica della popolazione”.

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