10 Marzo 2021
05:29
Inaugurazione virtuale della mostra su Pietro Sassi [RIGUARDA LA DIRETTA]
ALESSANDRIA – Venerdì alle 18 Radio Gold Tv, Canale 654 del Digitale Terrestre, e la nostra pagina Facebook trasmetterà l’inaugurazione virtuale di “Vivere dell’arte e coll’arte” la mostra antologica che Alessandria dedica al suo illustre concittadino Pietro Sassi (1834 – 1905), allestita alle Sale d’Arte di Via Machiavelli. Nonostante questo periodo di restrizioni la cultura ad Alessandria vive attraverso la valorizzazione dei suoi tesori artistici, grazie alle moderne tecnologie, per raggiungere il pubblico a casa in attesa dell’auspicata riapertura dei siti culturali cittadini.
La mostra, la più ampia e organica fino ad oggi dedicata a Pietro Sassi, grazie ad una accurata riscoperta di documentazioni archivistiche anche dei suoi discendenti, ripercorre tutte le diverse fasi della vita professionale del pittore, uno dei più significativi ma ancora troppo poco conosciuti artisti piemontesi dell’Ottocento. Questa mostra rappresenta dunque un’occasione unica per (ri)scoprire la sua figura e l’effettiva qualità della pittura di Sassi, alessandrino di origini, romano di adozione ed europeo per formazione e ampiezza di orizzonti culturali. Promossa e organizzata dall’Amministrazione Comunale di Alessandria in collaborazione con l’Azienda CulturAle Costruire Insieme, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Fondazione CRT, l’esposizione si avvale del patrocinio della Regione Piemonte.
Sono una cinquantina le opere esposte alle Sale d’Arte, provenienti da collezioni pubbliche e private, appartenenti non solo a Sassi ma anche ad altri artisti quali Giovanni e Teodolinda Migliara, Massimo d’Azeglio, Giacinto Corsi di Bosnasco, Giovanni Renica, Giuseppe Camino, Antonio Fontanesi, Jean Charles Ferdinand Humbert. Ad accomunare le opere il tema del “paesaggio“, che fu al centro di una innovativa ricerca artistica nell’800, e che Sassi riuscì a far divenire sua peculiarità come testimoniano i suoi lavori.
L’Amministrazione Comunale ha affidato a Monica Tomiato, docente di Storia dell’Arte contemporanea e studiosa della pittura piemontese dell’Ottocento, nonché curatrice in Italia e all’estero di diverse mostre, il compito della narrazione espositiva che è stata suddivisa in diverse sezioni per meglio tracciare le tappe dell’attività di Pietro Sassi e degli altri artisti presenti. Accompagna la mostra un catalogo Sagep Editori con testi della curatrice, un saggio introduttivo di Piergiorgio Dragone e ricchi apparati documentari.
In attesa che il pubblico possa ammirare in sicurezza l’esposizione, un assaggio della mostra ai visitatori è possibile grazie all’attivazione del sito www.mostrapietrosassi.it e della pagina facebook dove si potranno scoprire i contenuti della mostra, ma anche visionare video relativi alle pitture murali di Sassi a Palazzo Rosso, riportate al loro splendore dopo il restauro e, non ultimo, un percorso sulla pittura ottocentesca del patrimonio della Pinacoteca Civica. Gli organizzatori non escludono inoltre la possibilità di una totale fruizione della mostra in modo virtuale da parte del pubblico, qualora perdurassero le restrizioni dovute al contenimento della pandemia.
“La scelta “Pietro Sassi 1834-1905. Vivere dell’arte e coll’arte” quale titolo di questa pregevole mostra va considerata non solo per l’intrinseca natura di citazione di questo grande artista, ma anche come spunto di particolare efficacia suggestiva mediante il quale Alessandria intende celebrare uno dei propri figli più illustri” ha sottolineato il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco “Grazie all’interessante catalogo, pubblicato per i tipi della Sagep Editori, e curato da Monica Tomiato – docente di storia dell’arte contemporanea, studiosa di pittura piemontese dell’Ottocento, autrice di molti contributi in materia – la nostra Città sa di giocare una carta vincente nel porre l’attenzione e nel valorizzare Pietro Sassi: un artista inscindibilmente legato alla sua terra natale. Nella consapevolezza che il momento presente e il perdurare dell’emergenza pandemica ci costringono a rimodulare la stessa cerimonia di inaugurazione della mostra – che faremo in modo virtuale confermando pienamente, tuttavia, il periodo di allestimento (dal 12 marzo al 27 giugno prossimo) – non posso non sottolineare alcuni aspetti che ritengo particolarmente significativi. Il primo riguarda il fatto che, come Sindaco, ho ritenuto doveroso – in occasione del varo del programma celebrativo per il recente 850° anniversario fondativo di Alessandria (1168-2018) – avviare una riflessione sul recupero delle eccellenze, delle tradizioni e degli elementi identitari cittadini che annoverasse, senza alcun dubbio, anche il riferimento al grande pittore Pietro Sassi. Il secondo aspetto riguarda l’obiettivo complessivo che sta perseguendo convintamente questa Amministrazione Comunale: dare rilievo a quello che Alessandria è stata (e ancora oggi è) mediante la rilevanza posta non solo sul proprio patrimonio monumentale, ma anche sull’opera svolta dai suoi più autorevoli rappresentanti nell’ambito artistico e culturale …. e non solo. Si tratta di impegnarsi nel porre in evidenza la forza “attrattiva” di Alessandria nei confronti nel solo della propria comunità locale ma anche – ne sono convinto – di moltissimi visitatori esterni proprio intervenendo nella promozione e valorizzazione dei protagonisti alessandrini più famosi e questo è certamente il caso di Pietro Sassi di cui la mostra presenta una raccolta di opere assolutamente illuminanti. L’elemento identitario “Pietro Sassi” è dunque veramente “centrale” per Alessandria. A questo proposito, vorrei anche ricordare come nei mesi scorsi si sia deciso di riportare al loro originario splendore (mediante restauro conservativo) un ciclo di pitture parietali realizzate dall’artista tra il 1886 e il 1887: pitture che decorano due delle Sale site al piano “nobile” del Palazzo Comunale, oggetto pure di una recentissima significativa riqualificazione per quanto riguarda le facciate esterne e interne. Assicurare un futuro a queste decorazioni – che, in parte, presentavano cadute di colore (ufficio del Sindaco) e, in parte, non erano mai state oggetto di una pur minima pulitura (ufficio di Segreteria) ma erano interessate da infiltrazioni di acqua e da pesanti alterazioni provocate dal passaggio di tubi del riscaldamento – ha consentito di portare a termine un lavoro peraltro iniziato nel periodo del Sindaco Giuseppe Mirabelli, ma poi lasciato declinare. Con la mostra “Pietro Sassi 1834-1905. Vivere dell’arte e coll’arte” si aggiunge dunque un ulteriore tassello rilevante all’enfasi che intendiamo dare al nome di questo pittore alessandrino che – pur vivendo per molto tempo a Roma, fino alla morte nel 1905 – ha mantenuto sempre un forte e costante legame con la città natale. Insieme alla Giunta Comunale, ci è sembrato giunto il momento di rendergli il dovuto omaggio e adoperarci con il massimo impegno affinché la sua pittura venga (ri)scoperta e sempre più conosciuta. La mostra – organizzata dal Servizio Cultura Comunale, con il coinvolgimento operativo dell’Azienda Speciale Multiservizi “Costruire Insieme” – intende mettere in luce proprio questo intento, reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione CRT. Mentre dunque esprimo un profondo e sincero ringraziamento per tale sostegno, desidero rimarcare da ultimo ancora due elementi. Per un verso, il riconoscimento che la Regione Piemonte ha manifestato nei confronti di questo progetto culturale, conferendo il proprio autorevole Patrocinio alla mostra; per altro verso, la scelta che ho condiviso con il curatore Monica Tomiato in merito alla tipologia di allestimento delle opere con la proposta al pubblico anche di dipinti di Pietro Sassi mai esposti o scarsamente conosciuti (la mostra si avvale infatti di opere provenienti da collezionisti della città e della provincia di Alessandria e di Torino, oltre che dalla GAM di Roma, dal Castello di Agliè (Torino) e dalla GAM di Torino). Su questi elementi si fonda la scommessa sottesa alla mostra e sono certo che il modo con cui è stata sapientemente preparata, organizzata e promossa presenti tutti i presupposti per donare ad Alessandria… e all’Italia intera una nuova significativa opportunità affinché – sia nelle forme virtuali con cui dobbiamo riformulare l’inaugurazione del 12 marzo e, se il Covid dovesse ancora limitare le nostre azioni, anche la stessa futura fruizione delle opere esposte, sia nella consueta forma di fruizione “in presenza” – il “grande pubblico” possa conoscere e apprezzare sempre di più il genio pittorico di questo grande artista alessandrino. L’intento è infatti quello di preservare e valorizzare il patrimonio artistico locale: attraverso questa mostra, ma non solo… basti pensare all’azione complessiva che la nostra Amministrazione Comunale sta facendo per promuovere ancora più efficacemente le collezioni civiche alessandrine presso la nuova sede museale del complesso monumentale della ex-chiesa di San Francesco”.
“Con la mostra di Pietro Sassi le Sale d’Arte trovano appieno la loro valorizzazione attraverso un nuovo allestimento che ridà luce e colore a queste spazi che sono ricchi di preziosità appartenenti alla nostra Città, non ultimo il Ciclo degli Affreschi Arturiani” ha aggiunto Cristina Antoni, presidente dell’Azienda Speciale Multiservizi Costruire Insieme CulturAle “Grazie a questa esposizione tutte le opere custodite nelle Sale d’Arte si vestono di una luce nuova che certamente il pubblico apprezzerà. Abbiamo portato a termine il lavoro iniziato nei due anni precedenti con la realizzazione della saletta espositiva che ora diviene anticamera di una esposizione davvero importante. CulturAle Costruire Insieme ha collaborato con grande piacere alla realizzazione della mostra antologica dedicata a Pietro Sassi che sicuramente sarà di grande richiamo, pur giungendo in un momento davvero molto difficile per la società e in particolare per la cultura nel nostro paese. Proprio per questo motivo ci siamo impegnati anche a livello di tecnologia e comunicazione per porre in essere tutti i sistemi più avanzati per potersi collegare anche virtualmente a questa esposizione, scoprire i suoi meravigliosi contenuti, con la speranza che si possano al più presto assaporare dal vivo in presenza. Il nostro impegno come Azienda è comunque quello di rendere fruibile il più possibile la mostra di Pietro Sassi, operando anche in previsione del mantenimento nel prossimo periodo delle restrizione”.
“Ricordo bene la prima volta in cui ci trovammo a Palazzo Rosso con il Sindaco Cuttica per discutere della mostra” le parole della curatrice della mostra e del catalogo Monica Tomiato “Era una tarda mattina e la luce dilagava all’interno del suo ufficio facendo risaltare la raffinata decorazione pittorica realizzata proprio da Sassi. Da quel momento non ho mai smesso di pensare a quanto poco in realtà si sapesse di Sassi e a come certi aspetti della sua attività, poco o per nulla indagati, meritassero invece la massima attenzione. Il tempo mi è venuto in aiuto, poiché il restauro dei dipinti, ha rivelato le sue reali capacità come decoratore, rendendomi sempre più persuasa della necessità di una riconsiderazione globale della sua figura d’artista.
Sono convinta che di fronte ai video realizzati da MFstudios e alle opere radunate nelle Sale d’Arte anche il grande pubblico avrà materia per apprezzare il livello del suo impegno creativo e le diverse sfaccettature della sua produzione. Per i motivi contingenti la mostra è stata realizzata in ritardo rispetto alle previsioni iniziali. Il rovescio della medaglia è che così si è potuto dedicare più tempo alla ricerca e anche fare qualche piccola scoperta, che completano la produzione del catalogo realizzato per l’esposizione. Su alcuni aspetti della biografia di Sassi non si sarebbe potuto fare chiarezza senza l’ausilio delle fotografie, dei documenti e soprattutto dei meravigliosi taccuini di disegni e appunti custoditi amorevolmente dai discendenti, che si sono appassionati al progetto. Non immaginavo che la battuta d’arresto imposta dal lockdown si sarebbe trasformata in una nuova e stimolante opportunità di conoscenza”.