10 Marzo 2021
15:58
Anche l’Ordine dei Medici del Piemonte chiede una zona rossa immediata
PIEMONTE – Dopo la richiesta di un lockdown totale da parte di Cimo e Anaao Piemonte, è la volta dell’Ordine dei Medici invocare una immediata zona rossa per tutta la regione. “L’incidenza di persone positive in Piemonte, che al 7 marzo era di 277 ogni 100 mila abitanti, potrebbe raddoppiare entro le prossime due settimane a parità di condizioni“, sostiene Guido Giustetto, presidente dell’Ordine. Da qui la richiesta di istituire il prima possibile una zona rossa in tutta la regione.
“È demenziale che il Governo assuma decisioni sulla base di rilevazioni risalenti a 10 giorni prima, utilizzando un sistema farraginoso che non tiene conto di tutti i dati già a disposizione e delle proiezioni possibili. Intervenire quando la situazione è ormai fuori controllo non serve”, ha aggiunto il numero uno dell’Ordine dei medici. “La situazione epidemiologica in Piemonte vede un costante aumento, giorno dopo giorno, dei contagi e dei ricoveri per Covid-19, con il concreto rischio di saturazione dei reparti ospedalieri“. Ecco che, in questo senso, “aspettare ancora altri giorni prima di procedere con nuove misure, che in ogni caso dovranno essere adottate, non ha alcuna logica né dal punto di vista sanitario né dal punto di vista economico e sociale“.
Secondo l’Ordine dei Medici “il pericolo maggiore è infatti che la situazione di qui alla prossima settimana possa aggravarsi ulteriormente causando, di conseguenza, un più marcato aumento dei contagi, dei pazienti ricoverati e purtroppo dei decessi. Ma non solo: una chiusura tardiva, oltre a essere meno efficace rischia anche di rivelarsi più lunga e quindi meno sopportabile per le attività economiche e per le ripercussioni sotto il profilo sociale e psicologico“.