11 Marzo 2021
11:33
A Tortona nuove misure per contenere l’inquinamento dell’aria
TORTONA – Nei giorni scorsi il sindaco di Tortona Federico Chiodi ha firmato due nuove ordinanze che recepiscono le novità introdotte dalla Regione Piemonte in merito alla tutela della qualità dell’aria, nell’ambito del protocollo antismog previsto dall’accordo di programma del bacino padano, a cui la Regione, e la nostra città, aderiscono dal 2017. In particolare è stato esteso dal 15 settembre al 15 aprile il periodo di attuazione delle limitazioni (in precedenza andava dal 1’ ottobre al 31 marzo). Viene anche anticipata l’attuazione delle misure previste dal “semaforo arancione” e “semaforo rosso” che entreranno in vigore dal giorno precedente al superamento dei limiti (sempre fissato a tre giorni consecutivi con oltre 50 microgrammi di PM10 per metrocubo di aria), e resteranno in vigore fino al successivo dei giorni di controllo, che sono il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
Per quanto riguarda le limitazioni al traffico veicolare, il divieto di circolazione nel concentrico cittadino viene esteso a ciclomotori e motocicli omologati Euro 1, oltre a tutti i veicoli omologati Euro 1 e Euro 2 alimentati a benzina, Euro 1 per quelli alimentati a metano o GPL.
Viene esteso il periodo di divieto di abbruciamento di materiale vegetale, ora in vigore dal 15 settembre al 15 aprile, e, nei giorni di attivazione dei livelli di allarme, il divieto assoluto di qualsiasi combustione all’aperto. Sempre in relazione alle attività agricole vige il divieto di distribuzione di fertilizzanti e altri prodotti contenenti azoto e letami (ad eccezione dell’utilizzo con interramento immediato)
Per gli impianti di riscaldamento, sempre nei giorni di attivazione dei livelli di allarme, viene abbassato a 18 gradi centigradi (con tolleranza di 2 gradi) il limite medio per le temperature in abitazioni, edifici pubblici e attività commerciali (in precedenza la soglia era 19 gradi) e viene inoltre esteso il divieto di utilizzo di generatori domestici alimentati a biomassa legnosa (laddove sia presente un sistema di riscaldamento alternativo) che non rispetti almeno i valori previsti per la classe energetica “5 stelle”.