Autore Redazione
venerdì
12 Marzo 2021
05:00
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Cronaca - Acqui Terme

Covid non ferma la generosità. Raccolta fondi per Giorgia salda debiti dell’enoteca

Covid non ferma la generosità. Raccolta fondi per Giorgia salda debiti dell’enoteca

ACQUI TERME – C’è l’abbraccio di Acqui Terme e dell’Italia intera nelle donazioni arrivate sulla piattaforma GoFundMe per Giorgia Camera, la ragazza acquese di 24 anni che in pochi giorni ha perso la mamma Mariangela e la sorella Sara a causa del Covid.

La raccolta fondi lanciata dallamica Federica Penza ha raggiunto i 40 mila euro necessari a saldare i debiti dell’enoteca della famiglia di Giorgia. Oltre mille persone hanno fatto una donazione sulla rete e altre hanno aiutato partecipando alle raccolte organizzate parallelamente nella città termale, ha raccontato Federica.

La stessa Giorgia sulla sua pagina Facebook ha voluto ringraziare “tutti per la vicinanza, la solidarietà, la bontà dimostrata, a partire dalla comunità acquese e dai promotori delle raccolte fondi:Protezione Civile Acqui Terme, Mariagrazia Grimaldi e tutto lo staff del Bar Idea, Simona Seksich, Nadia Giacco e la scuola, Comitato di Acqui Terme della Croce Rossa, Mariangela Cibrario”.

Giorgia non ha ovviamente dimenticato di ringraziare Federica, “una delle migliori amiche che si possano desiderare”. La ragazza conosciuta il primo giorno di liceo a Milano era rimasta vicina anche quando Giorgia si era trasferita ad Acqui con la famiglia e i chilometri le avevano allontanate. Federica è stata amica quando Giorgia ha perso il papà tre anni fa e, soprattutto, quando il Covid, a febbraio, ha obbligato la ragazza acquese ad affrontare la perdita della mamma e dalla sorella rimanendo da sola in isolamento domiciliare.

Federica oggi dice con modestia di non aver fatto nulla”. In realtà, le sue videochiamate quotidiane e l’idea della raccolta fondi hanno fatto molto. La sua amicizia è stata in grado di portare la storia di Giorgia oltre i confini della città termale e ha aperto i cuori di persone in tutta Italia. “Quando sono morte la mamma e la sorella di Giorgia avevo subito offerto il mio sostegno – ha ricordato Federica – ma mai avrei potuto saldare debiti così elevati”.

Altri amici delle due ragazze sparsi su e giù per lo Stivale si sono  fatti avanti ed è così partita la raccolta fondi. “All’inizio avevamo fissato come obiettivo 10 mila euro, una somma che ci sembrava già altissima. In un fine settimana, invece, abbiamo raggiunto la cifra e poi, dopo le interviste e il boom mediatico, in circa due settimane siamo arrivate a 40 mila euro”.

Raggiunta la somma necessaria a saldare i debiti del Nuovo Ciabot, Federica a fine marzo chiuderà la raccolta fondi “Un aiuto per Gio”.Continuare a chiedere soldi sarebbe una mancanza di rispetto verso chi ha donato pur essendo in difficoltà in prima persona. Coperti i debiti ora basta. Non si può vivere di carità per sempre e certamente Giorgia non è il tipo da farlo”.

Grazie alla generosità di tanti ora Giorgia potrà andare avanti almeno senza il peso economico dei debiti causati dalle chiusure forzate imposte dallo spietato virus che le ha portato via la mamma e una sorella. “Giorgia non sa esattamente quante persone l’hanno aiutata perché alcuni donatori hanno chiesto di rimanere anonimi e io ho rispettato la loro volontà. Ci sono poi  gli acquesi che hanno partecipato alle raccolte in città, gli anziani che hanno fermato direttamente Giorgia quando l’hanno incrociata per strada. Voglio ringraziare tutti perchè la generosità che hanno dimostrato mi ha regalato una nuova fiducia nel genere umano. Tante persone si sono fidate di me, delle parole di una ragazza di 24 anni che non conoscevano e, nonostante il periodo nero per tutti, sono state disposte a fare del bene agli altri”.

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