19 Marzo 2021
05:39
Un anno di Covid: l’andamento dell’epidemia in Piemonte
PIEMONTE – Poco più di un anno fa il Piemonte veniva investito duramente dalla pandemia causata dal Covid-19. Da quella data e tre ondate dopo i numeri del coronavirus dicono 286.054 contagi, 9.811 decessi ma anche 244.083 guariti. Tre i picchi epidemici che si sono verificati nella nostra Regione: il primo dal 27 marzo al 23 aprile, il secondo dal 2 novembre al 16 novembre, mentre il terzo è quello che si sta vivendo oggi iniziato intorno a inizio marzo e ancora in fase di definizione. La fase di contagio maggiore si è verificata nella seconda ondata. Questo anche a fronte di un maggior numero di tamponi passati dal marzo 2020 da poche migliaia giornalieri a novembre dello stesso anno a circa 20 mila ogni 24 ore.
In Piemonte l’andamento dei casi asintomatici è quasi sempre stato al di sotto rispetto a quello dei pazienti che, una volta contagiati, hanno sviluppato i sintomi. Le uniche volte in cui pazienti positivi non hanno manifestato in maniera costante i classici problemi legati al Covid-19 in maggioranza rispetto a chi veniva ricoverato è stato nel periodo primaverile estivo. Nella prima ondata gli asintomatici hanno vissuto una curva che li ha portati ad essere inferiori al 40% sino a un quasi 60%. Nella seconda recrudescenza del virus si era tornati a valori inferiori al 50%.
Un altro dato decisamente interessante è quello legato alla ripartizione dei postivi per classe di età. In tutte le fasi della pandemia. In Piemonte le persone più colpite sono quelle della fascia d’età tra i 25 e i 64 anni. Al contrario i più immuni, ma comunque contagiati dal Covid-19, sono stati i bambini tra gli zero e i cinque anni.
Sull’occupazione dei posti letto la seconda ondata ha messo a dura prova il sistema sanitario. In particolare il picco dei ricoveri si è verificato tra il 16 e il 25 novembre con oltre cinquemila ospedalizzati. Nelle unità delle terapie intensive, invece, è stato tra il 24 e il 26 con quasi 500 pazienti ricoverati.
Scarica qui la tabella dell’andamento dell’epidemia al 17 marzo.