23 Marzo 2021
17:53
200 operatori dell’ospedale di Alessandria a lezione di storytelling per comunicare meglio con i pazienti
ALESSANDRIA – Saper “sentire” il dolore e le paure del paziente attraverso la cultura può essere un’arma in più contro le malattie. Per questo il Centro Studi Medical Humanities dell’ospedale di Alessandria ha aderito al progetto “Verba Currant“, in collaborazione con la Scuola Holden di Torino. Serve a individuare come un intervento di medical humanities possa agire sulla capacità empatica degli operatori di cura, attraverso la cultura. Gli studi degli ultimi anni legati al benessere si stanno concentrando sempre più sulla dimensione culturale, prendendo in considerazione differenti ambiti quali ad esempio le arti performative, le arti visive e la letteratura.
L’esperienza del covid d’altronde ha mostrato l’importanza di questo aspetto. L’epidemia ha infatti evidenziato la forte necessità di informazioni semplici, chiare e comprensibili, da parte di fonti autorevoli, abili a informare e a mettersi in relazione con pazienti capaci di comprendere i messaggi. La letteratura rileva che un cittadino con un buon grado di health literacy è potenzialmente in grado di gestire meglio lo stress dell’incertezza legato ai protocolli, prevenzione, diagnostica e terapie e, quindi, creare un circolo virtuoso di buone pratiche utili a tutta la società. Ecco perché una delle finalità del progetto è proprio superare i problemi di linguaggi, pregiudizi, legittimazione da parte di stakeholder che non riconoscono ancora il valore e l’importanza di iniziative che promuovono il rapporto tra cultura, benessere e salute.
Tutto questo si tradurrà in uno specifico percorso formativo per gli operatori sanitari che vedrà come docenti diversi esponenti della Scuola Holden. L’obietto della formazione è quello di rendere i professionisti maggiormente consapevoli dell’importante ruolo svolto dalla cultura nei contesti di cura, arrivando a mettere in pratica una comunicazione sempre più efficace ed empatica con i pazienti. I risultati verranno monitorati e analizzati in base all’evidenza scientifica, ovvero mediante la somministrazione di tre diversi questionari e la realizzazione di un database dedicato. Saranno 200 gli operatori coinvolti tra medici, infermieri e operatori sociosanitari, a partire dall’oncologia e dalla riabilitazione cardiorespiratoria.
“Verba Curant”, con l’intento di valorizzare la cultura come parte integrante del processo terapeutico, rientra a pieno titolo nella trasformazione che vede coinvolta l’Azienda Ospedaliera di Alessandria in un ospedale “health literate”. In linea con il report OMS sul ruolo della cultura nell’attenzione alla persona, la progettualità focalizza l’attenzione sulla narrazione, intesa come azione culturale capace di operare effetti nella misura in cui stabilisce una corrispondenza profonda con il mondo di senso e con le esperienze di coloro ai quali si rivolge. Lo storytelling crea zone di sicurezza e promuove l’assorbimento di situazioni che hanno distrutto un equilibrio: l’approccio formativo qui indicato si basa sulla presa di coscienza di tale consapevolezza. La partecipazione culturale non può essere vista come uno strumento terapeutico senza tenere conto della storia, delle capacità e degli interessi del singolo individuo. Un processo di miglioramento dell’alfabetizzazione sanitaria è multidimensionale: include gli aspetti organizzativi del sistema, le abilità e le capacità dei singoli individui.
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