Autore Redazione
venerdì
26 Marzo 2021
14:22
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Cronaca - Alessandria

Draghi sul nuovo Decreto anti-Covid: “Scuole riaperte sino alla prima media anche in zona rossa”

Draghi sul nuovo Decreto anti-Covid: “Scuole riaperte sino alla prima media anche in zona rossa”

ROMA – Si è tenuta oggi intorno alle 14, nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa in cui il premier Mario Draghi ha tenuto il punto sulla situazione della pandemia in Italia. “Riapriremo la scuola fino alla prima media” ha detto il Presidente del Consiglio, spiegando poi che risponderà a domande sull’esito della cabina di regia.

Apertura delle domande sui vaccini, con Draghi che ha spiegato come “il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l’unico requisito per lo stop all’export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati“.

Sui ritardi delle forniture dei vaccini Draghi ha detto di volere “esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c’è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti“.

Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l’età. Si va avanti così e si va avanti bene“, ha aggiunto il premier. La risposta delle Regioni alle parole pronunciate in Parlamento sui vaccini è stata “ampiamente positiva“. Draghi ha poi spiegato che “quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell’età deve tornare a essere prioritario. Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottantenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti“.

Draghi ha poi specificato come “le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio. Oggi l’RT segna 1.08, la settimana passata 1.16 ed erano diverse settimane che cresceva. Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250: c’è ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta di apertura della scuola“.

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