Autore Redazione
giovedì
1 Aprile 2021
16:05
Condividi
Cronaca - Novi Ligure

Arrestato dopo un giorno di fughe e furti: ecco cosa è successo tra Predosa e Capriata

Arrestato dopo un giorno di fughe e furti: ecco cosa è successo tra Predosa e Capriata

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si chiama Mohamed Bounafaa il 37enne di origine marocchina arrestato ieri dai Carabinieri di Capriata d’Orba dopo una rocambolesca fuga. In appena due ore l’uomo ha commesso diversi reati, tra Predosa e Capriata d’Orba. Alle 12, infatti, ha sottratto il portafoglio al conducente di un bus Arfea per poi scappare. Mezz’ora dopo lo stesso Bounafaa ha aggredito un uomo di 38 anni a Lido di Predosa, rubandogli il giubbotto con all’interno le chiavi di casa e della moto. Il 37enne è quindi scappato lungo il greto del torrente Orba ed è tornato a Predosa dove ha sottratto l’auto di una 40enne, approfittando di un suo momento di distrazione visto che stava scaricando la spesa. Fuggito in auto a tutta velocità, l’uomo si è ribaltato in un canale di scolo, scappando a piedi e arrivando a Capriata d’Orba, rubando una borsa a una signora di 59 anni. 

Otto le pattuglie dei Carabinieri coinvolte nell’inseguimento. Sul posto sono infatti intervenuti anche i militari di Alessandria, giunti sul posto a supporto dei colleghi di Novi. Impegnata anche una pattuglia della Polizia Provinciale in servizio a Casal Cermelli. I militari impiegati avevano cominciato a monitorare le campagne tra Predosa e Capriata d’Orba, alla ricerca del responsabile, segnalato più volte dai cittadini. In un’occasione era stato anche avvistato nei campi, in lontananza, dai militari di una delle pattuglie che gli stavano dando la caccia, ma l’uomo era riuscito a far perdere nuovamente le sue tracce tra la boscaglia, arrivando anche a guadare, per almeno due volte, il torrente Orba.

Intorno alle 14 l’uomo è stato rintracciato dai Carabinieri di Capriata D’Orba, vicino alla Cantina Sociale, poco lontano da dove, alcuni minuti prima, aveva commesso l’ultimo furto. Il 37enne, alla vista dei militari, per non farsi riconoscere ha cercato di coprirsi il volto con dei fiori finti che aveva tra le mani, ma è stato riconosciuto e sono scattate le manette. L’uomo dovrà rispondere di rapina e furto aggravato, aggravati dal vincolo della continuazione. Una volta bloccato, Mohamed Bounafaa si è mostrato in stato di forte agitazione e alterazione, probabilmente dovute all’assunzione di sostanze, tanto che si è reso necessario l’intervento del personale sanitario per le cure del caso. L’uomo, gravato da svariati precedenti soprattutto per reati contro il patrimonio, era stato a lungo in carcere per aver rapinato nel 2014 Don Aldo Tacchino, parroco di Basaluzzo. Era uscito circa un anno fa ma ora le porte della Casa Circondariale per lui sono riaperte.

Condividi