Autore Redazione
martedì
6 Aprile 2021
17:27
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Cronaca - Alessandria

Recovery Fund, Ravetti: “I progetti che interessano la provincia evidenziano una mancanza di visione complessiva”

Recovery Fund, Ravetti: “I progetti che interessano la provincia evidenziano una mancanza di visione complessiva”

ALESSANDRIA – Sono 1273 i progetti per un valore di oltre 26 miliardi di Euro presentati alla Giunta Cirio in vista del Recovery Fund. Tra questi, una quarantina riguardano la provincia di Alessandria. Innovazione, green, mobilità, ricerca, inclusione sociale, sanità sono gli ambiti principali. “Mi convince poco o nulla il metodo adottato dalla Giunta per comporre l’elenco dei progetti per il rilancio dell’economia e per la protezione sociale a cui associo in negativo una strategia incomprensibile e una visione del nostro territorio che non va oltre la punta di qualche naso“, commenta Domenico Ravetti.

Stiamo parlando del più imponente trasferimento di risorse europee mai ottenuto prima nella storia e di una occasione unica, irripetibile per dare un futuro al nostro territorio. Mi è chiaro che sono tre i poli attorno ai quali si è sviluppata la discussione: il primo è a Casale Monferrato che fa la parte del leone in tutti gli ambiti di spesa, il secondo è il protocollo “Bacino del Tanaro” di cui Alessandria è capofila di molti Comuni dell’astigiano e di 16 dell’alessandrino, il terzo è Tortona“, ha aggiunto l’esponente del Partito democratico.

Che poi ha aggiunto: “Esistono altri interventi, alcuni molto significativi come il casello autostradale di Predosa o, proposto da Confindustria Alessandria, come la fabbrica sostenibile dello scarto, e altri ancora che interessano singoli piccoli Comuni come, per esempio, i 3 interventi a Moncestino sulle scuole (800.000 euro), viabilità (966.000 euro), lavori di consolidamento (600.000), i 2 interventi per Strevi sulle scuole (1.400.000) e sul consolidamento post alluvione (4.850.000 euro), l’intervento per Fubine per innovazione tecnologica (820.000 euro), l’intervento di inclusione sociale per Borghetto Borbera – Vivere in Val Borbera – ( 5.000.000 euro) stessa cifra e stessa missione prevista per Molare“.

Ravetti ha così voluto sollevare “una questione di metodo che abbino alla mancanza di strategia complessiva non per esprimere un giudizio negativo sui singoli interventi – sui quali peraltro è difficile esprimersi siccome sulle schede è scritto solo il titolo – ma per denunciare il fatto che sono state trattate diversamente, per me senza una ragione plausibile, macro porzioni territoriali dove i cittadini non avranno le stesse opportunità di altri. La domanda precisa è: perché quei progetti solo in quei territori e in quei precisi Comuni e non anche in altri territori e non anche in altri Comuni?“.

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