Autore Redazione
mercoledì
14 Aprile 2021
07:30
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Cronaca - Alessandria

Gelmini: “Maggio deve essere mese ripartenza. Oggi cifra importante per categorie colpite dal covid”

Gelmini: “Maggio deve essere mese ripartenza. Oggi cifra importante per categorie colpite dal covid”

ITALIA – “Aprile è stato il mese della riapertura delle scuole, maggio deve essere il mese della ripartenza delle attività economiche. Il passaporto vaccinale potrà agevolare la circolazione e la mobilità, in sicurezza. Non dobbiamo tornare indietro, ma andare avanti”. Così il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, ospite ieri, martedì 13 aprile, al Tg2Post, su RaiDue.

Il ministro ha inoltre commentato le immagini di Londra, tornata a vivere la normalità. “È possibile che a maggio avvenga anche da noi” ma “il virus non guarda i confini, l’approccio per riaprire deve essere nazionale, per questo il cronoprogramma è in sinergia tra Governo e Regioni. Vogliamo riaprire, ma in sicurezza. No ad un liberi tutti. I dati di oggi sono abbastanza positivi, soprattutto la riduzione dei posti letto in terapia intensiva. Più si vaccina e più si apre“. “Non esiste il partito del riaprire e quello del chiudere – ha aggiunto – tutti vogliamo ripartire. Il paese è esasperato e lo sappiamo, servono risorse. Per questo oggi verrà varato un piano per uno scostamento di bilancio poderoso, una cifra importante a supporto delle categorie più colpite. Bar, ristoranti, palestre e tutte quelle che hanno subito di più“.

Gelmini ha poi spiegato che “al momento sono previsti, dal 15 aprile fino al 22, 4 milioni di nuove dosi di vaccino e solo 180mila sono di Johnson & Johnson. Le altre saranno Pfizer, Moderna e Astrazeneca. Già 13 milioni di italiani hanno ricevuto la prima dose, 4 già la seconda. Stiamo correndo per la vaccinazione over 80, dobbiamo raggiungere le 500 mila somministrazioni al giorno”.  Lo stop a Johnson & Johnson non influirà sulla campagna attuale ha puntualizzato poi l’esponente del Governo che ha aggiunto: “È chiaro che lo stop di Johnson & Johnson ci preoccupa, ma non influirà sulla campagna vaccinale. Questo blocco, come dimostra quello temporaneo di AstraZeneca, dimostra trasparenza su ciò che accade. Bisogna affidarsi ad Ema e Aifa e aspettare le loro valutazioni”. “Sulla campagna vaccinale abbiamo accelerato. Siamo passati da 180mila vaccinazioni al giorno a 300mila, ora arriveremo a 400mila”. 

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