21 Aprile 2021
13:22
Scontro tra Governo e Regioni sul coprifuoco: lo scenario
ROMA – È scontro tra Governo e Regioni sul coprifuoco. Per Stefano Patuanelli, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, deve restare alle 22, Massimiliano Fedriga, Presidente del Friuli-Venezia Gilia e portavoce della Conferenza della Regione, vorrebbe spostarlo alle 23. In queste ore si sta discutendo il nuovo decreto Covid, valido dal 26 aprile al 31 luglio. Il Consiglio dei Ministri è convocato, secondo ANSA, alle ore 17: dal 26 aprile torneranno le zone gialle e potranno riprendere molte attività all’aperto, ma non sarà un “liberi tutti”. Il Governo, infatti, dovrebbe mantenere il coprifuoco alle 22.
Patuanelli, riprende le posizioni di Gelmini e De Caro, e ai microfoni di Studio 24 su RaiNews ha dichiarato che il coprifuoco rimarrà alle 22 come deciso dalla Cabina di regia di venerdì scorso. Il ministro Gelmini dichiara: “Il coprifuoco evoca brutte cose, in tutti noi c’è la volontà di superarlo, ma ci vuole gradualità per non consentire al virus di ripartire. Abbiamo proposto le 22 perché abbiamo ascoltato il Cts”. Prosegue: “Il Governo è fiducioso che i comportamenti corretti ci porteranno a passare dalle 22 alle 23, poi alle 24 per poi toglierlo, ma non mi sento di dare tempi”.
Fedriga replica: “Chiediamo di ampliare il coprifuoco solo di un’ora, alle 23, per dare respiro alle attività”. E aggiunge: “Oltretutto ripartiranno solo i locali che hanno spazi all’aperto, con una forte limitazione che spero nelle prossime settimane possa essere superata. Le regioni hanno elaborato linee guida anche per attività al chiuso”. Tra gli obiettivi delle Regioni, quindi, anche la riapertura dei locali al chiuso prima del primo giugno. “È la nostra proposta – spiega Fedriga – dopodiché non decidono le Regioni ma il Governo”.
Intanto il segretario della Lega Matteo Salvini chiede che venga esteso l’orario in cui è consentito uscire la sera, prima del Consiglio dei Ministri di oggi in cui sul tavolo ci sarà il nuovo decreto legge sulle riaperture. “Spero che vengano accolte queste richieste votare qualcosa che va contro l’utilità comune e il buonsenso non mi va, non me l’ha prescritto il dottore di votare per forza qualcosa di cui non sono convinto“, ha detto il leader del Carroccio.