3 Maggio 2021
08:29
Oggi Alessandria spegne 853 candeline: tra storia, miti e leggende
ALESSANDRIA – Buon compleanno Alessandria. Oggi, lunedì 3 maggio 2021, la città capoluogo di provincia compie 853 anni di storia. Una storia iniziata il 3 maggio 1168 quando i tre consoli di Civitas Nova firmarono l’adesione alla Lega Lombarda a Lodi. Due anni più tardi, in un’ottica di protezione, la città venne offerta a Papa Alessandro III, che accettò di farla diventare un suo feudo. Il nome della città venne quindi mutato in Alessandria, proprio per sottolinearne la sua appartenenza allo Stato della Chiesa.
Come scriveva Umberto Eco ne La cittadella da riciclare, “Alessandria non è stata fondata da un giorno all’altro come vuole la leggenda. È stata una impresa collettiva, lenta, faticosa, risultato di collaborazione da parte di genti diverse“. Sì perché se quella appena raccontata poco sopra è la storia documentata e ufficiale della nascita di una città, va detto che l’insediamento di Alessandria esisteva già da molto prima. Già in epoca pre-romana e romana, infatti, si registrano i suoi primi insediamenti. Il 3 maggio 1168 rimane però la data istituzionale della nascita cittadina che viene ricordata ogni anno, ancora oggi.
Ad Alessandria sono legate diverse leggende, la più famosa è senza ombra di dubbio quella legata a Gagliaudo Aulari e all’assedio portato avanti da Federico Barbarossa. Il primo attacco da parte delle truppe imperiali alla città è datato il 29 ottobre 1174. Cominciò così un lungo assedio che terminò il 12 aprile 1175. La storia ufficiale dice che gli uomini del Barbarossa vennero attaccati e colti impreparati dagli alessandrini che riuscirono a sbaragliarli giocando proprio sull’effetto di un attacco a sorpresa. Il mito ci parla di uno scaltro uomo, Gagliaudo, che con una vacca rimpinzata degli ultimi viveri rimasti in città, fece intuire a Federico Barbarossa che di provviste la città ne aveva ancora molte e che sarebbe riuscita a resistere all’assedio per diversi mesi ancora.
Sempre la leggenda vuole che intorno al 1220 Francesco d’Assisi, diretto in Francia per un viaggio, si fermò proprio nei pressi di Alessandria. Qui ammaestrò una lupa che terrorizzava la popolazione e che faceva vittime tanto tra le persone quanto tra il bestiame. Questa storia è celebrata da un bassorilievo che ritrae il santo con l’animale selvatico all’interno della Cattedrale cittadina. Ed è sempre del 1200 la storia che vuole il Galletto che si trova in cima all’orologio di Palazzo Rosso passare da Casale Monferrato ad Alessandria come bottino al termine di una guerra tra le due città. E di storie ce ne sarebbero davvero tante ancora da raccontare.
Tornando ai giorni nostri, per gli 853 anni di Alessandria, il 3 maggio 2021, sono stati pensati due appuntamenti celebrativi, anche per via della pandemia da Covid-19. Al mattino (alle ore 10) verrà celebrata una messa solenne, officiata dal vescovo monsignor Guido Gallese nella chiesa di Santa Maria di Castello, nel pomeriggio (alle ore 15) poi si terrà un Consiglio Comunale aperto nella sala del Broletto, a Palatium Vetus.