Autore Redazione
lunedì
3 Maggio 2021
15:36
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Cronaca - Alessandria

Perché la festa per la vittoria dell’Inter può far risalire la curva pandemica e interessa anche il Piemonte

Perché la festa per la vittoria dell’Inter può far risalire la curva pandemica e interessa anche il Piemonte

ALESSANDRIA – Da ieri il dominio della Juventus in Italia appartiene alla storia. Dopo nove anni consecutivi non sono più i bianconeri a vincere il campionato ma un’altra squadra. Che ha un nome e un’identità ben precisa: Football Club Internazionale Milano. La conquista del 19esimo scudetto ha fatto scattare i festeggiamenti dei 30 mila tifosi nerazzurri che in tutta Italia si sono ritrovati per celebrare l’impresa della squadra allenata da Antonio Conte. Gli assembramenti più evidenti sono stati quelli a Milano. In piazza Duomo centinaia di interisti si sono dati appuntamento per sfogare tutta la loro gioia nonostante il club avesse espressamente chiesto, visto il periodo di pandemia, di adottare comportamenti sobri e prudenti.

Speriamo che i guai siano pochi perché comunque all’aperto sappiamo che il rischio è ridotto però cantare per lungo tempo diventa un elemento di rischio. Non vedremo subito questi effetti, speriamo che possa esserci solo un piccolo rigurgito di rialzo dei contagi. Il rischio c’è“, ha spiegato il virologo Fabrizio Pregliasco. Previsione, in un certo senso, avvalorata anche dall’infettivologo Massimo Galli: “È chiaro a tutti che questo tipo di manifestazioni sono pericolose“. Sin qui i focolai più grandi si sono verificati in ospedali o case di riposo. Ma anche durante cerimonie religiose (vedi la situazione in India), matrimoni, funerali, riunioni di lavoro, ristoranti, palestre, aziende agricole, macelli, call center, feste, collegi e carceri. In questo caso si parla di superspreading events, proprio come quello – seppur in via del tutto teorica – di Milano (e non solo) di ieri.

Bisogna ricordare che in media una persona positiva al Covid-19 ha una capacità di infettare 2,5 individui se non vengono adottate le canoniche misure di prevenzione della pandemia: ovvero il distanziamento sociale, l’utilizzo delle mascherine, la disinfezione delle mani. La diffusione del virus, inoltre, dipende anche dalla circostanza. Gli eventi in spazi affollati e chiusi, le attività come il canto o un’intensa attività fisica di contatto sono a oggi gli elementi da monitorare maggiormente per la diffusione del contagio. A Milano, così come in altre città compresa (seppur con numeri decisamente minori) Alessandria, si è assistito ad assembramenti di persone non conviventi tra loro e spesso sconosciute che si lasciavano andare a comportamenti che, in un momento come questo, non si sarebbero dovuti tenere.

E se all’aperto – e su questo gli esperti sono tutti d’accordo – la possibilità di contagio cala drasticamente, il grosso problema resta quello del distanziamento che non è mai stato rispettato. Sia nelle grandi che nelle piccole realtà. Molti infatti avevano la mascherina abbassata o messa male, altri ancora non l’avevano affatto. Ci sono stati assembramenti prolungati ma anche causali e molto più rapidi. Abbracci, baci, strette di mano. Insomma c’è stato un po’ di tutto. Ed è questa gioia irrefrenabile che potrebbe portare a un aumento di contagi e in prospettiva anche a nuove chiusure. Una situazione che non interessa solo la Lombardia ma anche il Piemonte. E in particolare la provincia di Alessandria, strettamente legata nel Valenzano e nel Tortonese da stretti rapporti lavorativi e scolastici. Tutti ricordiamo come i focolai della prima ondata siano nati proprio da situazioni analoghe anche se al chiuso. In quella circostanza era stato il gran numero di persone raggruppate in ambienti senza ventilazione naturale che aveva fatto esplodere l’aumento dei positivi.

Oggi a far temere maggiormente è la possibilità di muoversi liberamente tra regioni dello stesso colore e, come ricordavamo, gli stretti rapporti che intercorrono tra Piemonte e Lombardia. Secondo gli esperti gli eventuali danni si vedranno tra un paio di settimane, quando gli eventuali contagi che si sono verificati nella giornata di ieri verranno fuori.

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