Autore Redazione
giovedì
13 Maggio 2021
10:41
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Cronaca - Alessandria

Bar Invidia e la multa per i pesciolini rossi: cosa dice il Regolamento comunale per la tutela degli animali

Bar Invidia e la multa per i pesciolini rossi: cosa dice il Regolamento comunale per la tutela degli animali

ALESSANDRIA – La vicenda del Bar Invidia 97 e della multa da 100 euro a causa dei tre pesciolini rossi tenuti in una bocca di vetro e non in un acquario ha fatto molto discutere suscitando diverse reazioni di solidarietà da parte dei cittadini nei confronti della titolare ma anche qualche critica. Sharon, la proprietaria del bar, aveva raccontato a RadioGold subito dopo l’accaduto che gli Ispettori ambientali di Amag Ambiente si erano recati nel suo locale dopo “aver ricevuto una segnalazione” sull’inadeguato trattamenti dei tre pesciolini. Ma che cosa dice il Regolamento comunale per la tutela ed il benessere degli animali? Effettivamente, le norme parlano chiaro. In particolare gli artt. 43-44 del titolo IX dedicati agli Animali acquatici (qui è possibile scaricare il regolamento completo).

Nello specifico, l’articolo 44 fa riferimento alle dimensioni e alle caratteristiche degli acquari. Al comma 1 vengono descritte le dimensioni dell’acquario, il cui volume “non deve essere inferiore a due litri per centimetro della somma della lunghezza degli animali ospitati, e in ogni caso non dovrebbe mai avere una capienza inferiore a trenta litri d’acqua“. I commi 2-3 sottolineano che “gli acquari non devono avere forma sferica o comunque pareti curve di materiale trasparente e che in ogni acquario devono essere garantiti il ricambio, la depurazione e l’ossigenazione dell’acqua“.

Dunque, gli ispettori ambientali hanno agito nel pieno rispetto della normativa. Resta il fatto che tale regolamento è per lo più ignoto a chi acquista animali acquatici. La stessa Sharon aveva dichiarato di non essere a conoscenza di queste regole: “L’avessi saputo mi sarei comportata diversamente anche perché gli animali li amo e li rispetto. Anzi, mi dispiace per questo inconveniente. Potevano venire e semplicemente farmi un ammonimento chiedendo di tenere i pesci in maniera diversa o comunque di adeguarmi alle normative vigenti. Lo avrei fatto senza problemi”. E forse chiunque abbia fatto la segnalazione alle autorità avrebbe potuto prima spiegare alla barista il regolamento. In tempi di pandemia, anche una multa da 100 euro può diventare una spesa insostenibile. La situazione è stata comunque risolta dalla generosità dei clienti.

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