18 Maggio 2021
05:19
Pappi, non pioppi. Che cosa sono quei batuffoli bianchi nell’aria in primavera
ALESSANDRIA – Con l’arrivo della primavera, nelle città italiane arrivano quelli che comunemente chiamiamo erroneamente pollini. Infatti, i batuffoli bianchi che vediamo sono le strutture che trasportano i semi dei pioppi, i pappi. I pollini, invece, sono invisibili a occhio nudo. In questa stagione molti lamentano reazioni allergiche ritenendo che siano causate da questa “lana dei pioppi”, come viene comunemente cambiata. Ma anche stavolta in maniera inesatta.
I pappi sono infatti composti di cellulosa, una sostanza anallergica. Tuttavia questi sono ottimi vettori: sulla loro superficie possono infatti aderire pollini di altre specie, che invece scatenano la reazione allergica. Un disturbo diretto causato dai pappi è però l’ostruzione delle vie respiratorie, se inalati, e un lieve bruciore se entrano in contatto con gli occhi. Ma è sufficiente una pioggia primaverile per eliminarli dalla circolazione per qualche tempo: assorbendo l’umidità, perdono il loro volume e il vento non riuscirà a trasportarli.
In natura, la funzione dei pappi è quella di favorire l’inseminazione attraverso lo sfruttamento delle correnti. Inoltre, grazie al loro alto assorbimento di anidride carbonica sarebbero ottimi alleati nella lotta contro i cambiamenti climatici. Ma a causa dei disagi creati, sono alberi sempre meno piantanti nelle aree verdi cittadine. Una curiosità su questi alberi: esistono una quarantina di specie di pioppi, di cui la maggior parte è originaria dell’emisfero settentrionale. In Italia si trovano per lo più quattro specie spontanee e i loro cultivar, le varianti coltivate.
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