21 Maggio 2021
05:42
Mense Alessandria, in alcune scuole problemi di porzioni. Vivenda: “Rimedieremo, subito più controlli”
ALESSANDRIA – Nonostante la maggioranza di famiglie abbia espresso la propria soddisfazione rispetto alla nuova gestione del servizio di refezione scolastica, il Comitato Mensa di Alessandria ha raccolto negli ultimi tempi critiche di alcuni genitori di alunni delle scuole Ferrero e Zanzi rispetto alle porzioni ricevute dai bambini, ritenute troppo scarse.
“Ci siamo subito messi al lavoro per capire se si tratta di un errore materiale di comunicazione oppure che riguarda la nostra organizzazione” ha sottolineato a Radio Gold Marco Muzj, il direttore di filiale nord ovest di Vivenda, l’azienda che dall’inizio di marzo ha rilevato l’appalto da Artana. “Potrebbe trattarsi di un errore umano, visto che questa situazione è emersa in pochi istituti mentre nella maggioranza abbiamo avuto ritorni positivi. In ogni caso nei prossimi giorni invieremo ancora più addetti direttamente nelle scuole coinvolte per verificare di persona queste criticità e porvi rimedio. Vogliamo migliorare ogni giorno”.
“La gran parte delle famiglie, invece, è soddisfatta” ha rimarcato la referente del Comitato Mensa Stefania Vazzoler “siamo molto contenti, in particolare sulla qualità del cibo. Con tutta probabilità la prossima settimana sarà comunque organizzata una riunione di confronto tra noi e i responsabili del centro cottura di Asti, insieme all’amministrazione”.
Alcune criticità, non sottoposte all’attenzione del Comitato Mensa, sono comunque emerse anche all’asilo La Girandola di Spinetta: oltre al problema porzioni, alcune famiglie hanno rilevato anche un aumento della frequenza della pizza nel menù, a scapito delle verdure e orari di inizio del pasto troppo anticipati, anche poco prima delle 12.
“Faremo tesoro anche di queste osservazioni” ha aggiunto Muzj “ricordo, però, che a causa del covid i turni del pasto si sono spalmati e può essere capitato che alcuni giorni i nostri addetti siano arrivati in lieve anticipo, dopo il ritardo fisiologico dei primi tre giorni emerso in alcuni istituti e poi mai più avvenuto. Inoltre la presenza della pizza del menù per più volte al mese era stata invocata dalle stesse famiglie attraverso il Comitato nelle riunioni preliminari e noi avevamo deciso di andare incontro a queste richieste”.