24 Maggio 2021
05:29
Crisi negozi: “Accelerazione può venire solo da leva fiscale”
PIEMONTE – Il futuro dei negozi di vicinato è seriamente in pericolo come ha spiegato Confesercenti Piemonte. “L’impatto della pandemia sui consumi, che valgono il 60% del Pil della nostra Regione, è drammatico. L’economia della distanza, inoltre, ha messo le ali all’e-commerce e rischia di incidere negativamente sulle attività di prossimità, che rendono vive e sostenibili le nostre città“, sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte. “Senza la ripresa del mercato interno, sarà difficile tornare a crescere. Anche con le riaperture, a fine 2021 avremo recuperato solo 3 dei 10 miliardi di euro di consumi persi nel 2020, e anche il recupero dei redditi sarà modestissimo“.
“Un’accelerazione può venire dalla leva fiscale: serve una riforma per dare slancio alla ripartenza delle imprese e per liberare risorse delle famiglie, anche considerando che l’ultimo adeguamento degli scaglioni Irpef all’inflazione è avvenuto quasi 15 anni fa – osserva Banchieri – ma servono anche un ulteriore alleggerimento del costo del lavoro e un grande piano di formazione per le competenze digitali. Le misure varate venerdì dal governo sono importanti: oltre a ulteriori ristori, vanno segnalati la decontribuzione, l’allungamento dei tempi di restituzione dei prestiti bancari, gli interventi su affitti e Tari. Ma bisogna proseguire su questa strada. C’è bisogno di ulteriore sostegno ai settori che si sono impoveriti durante la crisi pandemica: imprese micro e piccole, e autonomi, che hanno lasciato per strada reddito e capitale“, conclude il presidente di Confesercenti Piemonte.