25 Maggio 2021
04:59
Se la libertà d’espressione perde lo smalto: il sottile confine tra opinione e (pre)giudizio
ALESSANDRIA – Ieri mattina vi avevamo parlato della moda dello smalto anche tra gli uomini, raccontando la storia del prodotto cosmetico dalle rockstar degli Anni ’50 e ’60 sino al lancio della linea di targata Fedez. E apriti cielo. Sì, perché tra reactions d’approvazione e di dissenso, i commenti non si sono sprecati sui nostri canali social.
Alcuni credono che la dignità di un uomo sia misurabile dalla presenza dello smalto sulle unghie, altri addirittura dubitano che un maschio possa essere definito tale se utilizza un prodotto cosmetico. Altri ancora hanno sostenuto che la lotta del femminismo sia nata come “imitazione dell’uomo”, e di conseguenza ora gli uomini vorrebbero senza motivo avere rivalsa nei confronti delle donne utilizzando lo smalto.
Sotto il post dell’articolo che abbiamo pubblicato se ne legge di ogni: “Che schifo”, “Che disagio”, “Ma gli ‘uomini’ di oggi… ma un po’ di dignità c…o!!”, “Se questo è il futuro per le nuove generazioni povera Italia!”. O ancora: “Siamo alla frutta”, “Uomini?”, “Le comunico che noi donne sì portiamo i pantaloni e facciamo lavori cosiddetti ” maschili” proprio per imitare gli uomini!! (almeno agli inizi) per una sorta di rivalsa nei confronti degli uomini!! Ma gli uomini che rivalsa dovrebbero avere nei nostri confronti?!!”.
E non è finita qui. Un utente scrive: “Servizio militare. Ci vuole il servizio militare”, forse rimpiangendo i tempi passati (quelli neri) in cui ordine e disciplina erano le fondamenta della virilità. Ma c’è di peggio. Qualcuno infatti scrive: “Mi viene il vomito”, oppure “Non c’è più religione” o “Non ci sono più gli uomini di una volta”. Ma fortunatamente tra le centinaia di commenti ce ne sono anche molti di coloro che non vedono nelle unghie colorate il valore delle persone: “Se qualcuno si vuole mettere lo smalto saranno fatti suoi, se a voi non piace non fatelo”. Un altro utente ha sottolineato: “Ma poi perché giudicare? Per me è peggio che mettere dello smalto”. Più liberale un altro commento: “Ma che ognuno con sé stesso faccia ciò che gli pare?”.
Ovviamente ci sono anche coloro che esprimono la propria opinione di dissenso, in maniera del tutto civile, semplicemente scrivendo: “A me non piace lo smalto sulle mani maschili”. Perché nessuno vuole contestare la sacrosanta libertà di pensiero. Ma la scelta delle parole, a volte, fa la differenza.