Autore Redazione
giovedì
27 Maggio 2021
13:52
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Cronaca - Alessandria

Si è spenta Carla Fracci: le frasi della ballerina che esprimono il suo amore per la danza

Si è spenta Carla Fracci: le frasi della ballerina che esprimono il suo amore per la danza

MILANO – “La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imperdibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza”. Così diceva Carla Fracci, spentasi questa mattina a Milano a causa di un tumore contro cui lottava da tempo. Il prossimo 30 agosto avrebbe compiuto 85 anni.

I SUCCESSI DI CARLA FRACCI

Considerata una delle più grandi ballerine del Novecento, cominciò a danzare a 10 anni presso la Scuola del Teatro la Scala di Milano, per poi diplomarsi nel 1954. Fino agli anni ’70 danzò con molte compagnie straniere, dal London Festival Ballet al Royale Ballet, e nel 1967 fu ospite dell’American Ballet Theatre. Dagli anni 80 in poi si dedicò all’insegnamento, dirigendo dapprima il copro di ballo del San Carlo, poi dell’Arena di Verona e, infine, dell’Opera di Roma. Clara Fracci costruisce la sua notorietà artistica soprattutto intorno ai ruoli romantici, come Giulietta, Swalinda, Francesca da Rimini e Giselle, cui diede una personalissima impronta modernizzante. Nel complesso, interpretò oltre 200 personaggi, e tra i suoi più grandi successi possiamo ricordare Meda,Il gabbiano e Il fiore di pietra.

L’AMORE PER LA DANZA DI CARLA FRACCI

La sua carriera fu costellata di serate d’onore, ma fu frutto di una fatica quotidiana. L’étoile si avvicinò alla danza un po’ per caso, “su suggerimento di una coppia di amici dei genitori che avevano un parente orchestrale alla Scala di Milano”, aveva raccontato. “All’inizio non capivo il senso degli esercizi ripetuti, del sacrificio, dell’impegno totale mentale e fisico sino al dito mignolo”. Lavorò al fianco di grandi partner, quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhali Baryshnikov, Amedeo Amodio e Paolo Bortoluzzi.

LE FRASI STORICHE DI CARLA FRACCI

Tante sono le frasi utilizzate da Carla Fracci per descrivere il proprio amore nei confronti della danza. Abbiamo deciso di raccogliere quelle più significative, che identificano questa grande ballerina per la persona genuina e sincera che era.

Mi considero fortunata per la carriera che ho avuto. È stato difficile resistere, lottare, affrontare i momenti bui, andare oltre. È stato fondamentale Beppe, che non mi è mai venuto meno perché non è stato soltanto il marito ma il compagno, l’intellettuale, il regista, l’ideatore di centinaia di occasioni e di creazioni indimenticabili“.

Il mio non fu proprio un bell’esordio. Fui quasi scartata. A distanza di anni di lavoro, di danza appunto, sono sicura che ci debba essere qualcosa di innato che conduca a fare la ballerina“.

Un Paese senza cultura e arte, senza i mezzi per fare cultura e arte, è un paese che non si rinnova, che si ferma e non ha accesso a ciò che succede in paesi più importanti, negandosi così ad un futuro vero, autentico e soprattutto libero“.

Rudolf Nureyev è stato un grande ballerino e coreografo e anche una persona molto difficile. Poteva anche essere terribile non a caso più volte, in scena, è stato scorretto con chi danzava con lui. Per me ha avuto sempre un grande rispetto, in scena sentiva la mia collaborazione, mi ha sempre riconosciuto una forza“.

Ho danzato nei tendoni, nelle chiese, nelle piazze. Sono stata una pioniera del decentramento. Volevo che questo mio lavoro non fosse d’élite, relegato alle scatole d’oro dei teatri d’opera. E anche quand’ero impegnata sulle scene più importanti del mondo sono sempre tornata in Italia per esibirmi nei posti più dimenticati e impensabili. Nureyev mi sgridava: chi te lo fa fare, ti stanchi troppo, arrivi da New York e devi andare, che so, a Budrio… Ma a me piaceva così, e il pubblico mi ha sempre ripagato“.

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