Autore Redazione
venerdì
28 Maggio 2021
08:39
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Cronaca - Alessandria

Il 28 maggio 1987 si sgretolò uno dei simboli di Alessandria: la ciminiera Borsalino

Il 28 maggio 1987 si sgretolò uno dei simboli di Alessandria: la ciminiera Borsalino

ALESSANDRIA – 24 anni fa Alessandria perse la ciminiera di Borsalino. Uno dei simboli più importanti della città industriale si sgretolò dopo la decisione dell’amministrazione, nonostante alcuni oppositori. La decisione di abbattere quel simbolo venne presa dal Consiglio comunale nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 1987. Furono solo quattro i “no” che tentarono di opporsi “ai costi economici che l’operazione salvezza ciminiera avrebbe comportato” disse allora il sindaco. Fu inutile la difesa del consigliere repubblicano Carlo Taverna, che trovò sponda nei consiglieri Luigi Visconti, Aldo Rovlto e Giovanni Priano. La giunta tuttavia decise di salvare altri luoghi simbolo dell’impianto industriale che invece emigrò a Spinetta: la “Taglieria del pelo”, una palazzina progettata dall’architetto Cartella, il “Museo del cappello”, l’archivio storico e la parte di costruzione che ospitava gli uffici, adibita a Università. Di seguito il video di Sergio Perissinotto. Foto tratta da Alessandrialisondria.

 

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