Autore Redazione
giovedì
3 Giugno 2021
16:14
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Cronaca - Valenza

Inaugurato a Fubine un monumento dedicato a Luigi Longo

Inaugurato a Fubine un monumento dedicato a Luigi Longo

FUBINE – Un 2 giugno particolare quello vissuto a Fubine Monferrato. L’amministrazione comunale del sindaco Lino Pettazzi, deputato della Lega, ha inaugurato il monumento alla memoria di Luigi Longo, dirigente e segretario del Partito Comunista dal 1964 al 1972. Si tratta di un’antica vasca in pietra che, dal 1989, era collocata nei pressi del campo sportivo: ora, su volontà della Giunta fubinese, la vasca è stata arricchita di una targa “In memoria di Luigi Longo, politico” e posizionata in piazza Matteotti. La cerimonia è stata presieduta dal sindaco Pettazzi accanto a Denise Varrone, presidente dell’Anpi di Fubine, e Margherita Bassini della Fondazione Luigi Longo.

«Luigi Longo – ha detto il sindaco on. Pettazzi nel suo discorso – era tra quei 556 costituenti che fondarono la nostra Repubblica e la nostra Costituzione. Penso sia stato un esempio per tutti di lungimiranza e coerenza politica. Ho voluto rendere omaggio a questo grande personaggio con questo piccolo riconoscimento affinché non vada persa la sua memoria e anche perché chi passa da Fubine sappia che Luigi Longo non solo è stato una grande figura politica, ma anche che è nato in questo bellissimo Comune».

Longo nacque a Fubine nel 1900 e fu partigiano durante la guerra. Partecipò all’Assemblea Costituente e venne eletto deputato ininterrottamente dalla I all’VIII legislatura dal 1948 al 1980. Fu segretario del PCI dal 1964 al 1972 succedendo a Palmiro Togliatti e lasciando poi la carica al suo vice Enrico Berlinguer. Dopo l’esperienza come segretario, dal 1972 al 1980 fu presidente del partito. Mori nel 1980: è sepolto a Roma al cimitero del Verano.

«Questo – conclude il sindaco on. Pettazzi – è stato solamente il primo evento in memoria di Luigi Longo: il prossimo marzo è mia intenzione proseguire nella commemorazione anche con un progetto per le scuole. Ritengo che la distanza politica che mi separa dalla cultura e dalla tradizione che appartennero a Longo non deve prevalere sul riconoscimento di una coerenza politica e di un serio e concreto impegno verso il proprio Paese di un fubinese illustre».

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